Coop spurie, il presidente Sabattini su chiusura lavori Commissione

Dalla Regione

Il consigliere regionale modenese Pd Luca Sabattini, presidente della Commissione speciale di ricerca e studio sul fenomeno delle cosiddette Coop spurie, commenta la chiusura dei lavori della Commissione stessa: “Lavoro approfondito e nel merito. La soddisfazione per aver concluso i lavori con un’indicazione unanime è grande”

Si sono chiusi i lavori della Commissione speciale di ricerca e studio sul fenomeno delle cooperative cosiddette spurie dell’Assemblea legislativa regionale. Luca Sabattini, il consigliere Pd che l’ha presieduta, ne traccia un bilancio politico.
“La Commissione di studio, oltre a fare una fotografia del fenomeno della falsa cooperazione, si è chiusa realizzando una proposta concreta per arginare questo fenomeno che inquina l’economia e il lavoro anche nella nostra regione. La proposta parte dall’individuazione di venti potenziali indicatori che vengono generati dall’incrocio di banche dati di vari soggetti. È una proposta che introduce la novità del controllo sociale come strumento aggiuntivo rispetto al controllo sanzionatorio al fine di combattere i fenomeni della falsa cooperazione. Una proposta di creazione di un ambiente digitale che fornisce una serie di informazioni, accessibile a tutti e in grado di fornire informazioni comparative e abbattere ogni alibi del non sapevo’” spiega Sabattini.
“Il lavoro in Commissione è stato condiviso e approfondito e sono sinceramente soddisfatto di aver operato guardando nel merito della questione e in modo accurato. Ciò – commenta il consigliere dem modenese – ha consentito, al di là degli schieramenti politici, di riconoscersi tutti nel lavoro fatto”.
È unanime, infatti, l’indicazione consegnata al presidente Sabattini dalla Commissione di redigere un ordine del giorno da presentare in Aula, con allegata la relazione finale della Commissione, al fine di coinvolgere l’Assemblea legislativa e la Giunta nella richiesta a Governo e Parlamento di revisione della legislazione sul lavoro e in materia di cooperazione, oltre a investire risorse finanziarie per garantire l’applicazione del cruscotto, ovvero di quell’insieme di indicatori qualitativi e quantitativi che serviranno a individuare le potenziali coop false.