Ponte Alto, Fava “La Festa è casa, anzi meglio è “Casa Emilia”

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Un fitto calendario di appuntamenti politici e culturali, spettacoli e concerti dal vivo, tre mostre dedicate alla figura di Armando, al ricordo di Paola Manzini e al cammino compiuto dalle donne italiane verso il riconoscimento dei loro diritti, lo spazio Libreria e i Diari di viaggio, un’area dedicata alla civiltà contadina, un’offerta gastronomica che conta su 14 ristoranti e 7 punti ristoro: sono queste le novità e le conferme dell’edizione 2019 della Festa provinciale de l’Unità, che torna a Ponte Alto di Modena dal 23 agosto al 16 settembre (turno di chiusura il lunedì).

Prende il via venerdì 23 agosto la Festa provinciale de l’Unità di Modena, ospitata nell’area di Ponte Alto: rimarrà in funzione fino a lunedì 16 settembre. “La Festa provinciale de l’Unità modenese è qualcosa di più di una cittadella dove si mangia bene e si assiste ai dibattiti, è un luogo dove ci si sente a casa – commenta il segretario provinciale del Pd Davide Fava – Scegliendo il titolo dell’edizione 2019 della Festa abbiamo proprio voluto sottolineare questa idea: la Festa è casa, anzi per noi è “Casa Emilia”, uno slogan che è una vera e propria scelta di campo. C’è chi soffia sul fuoco delle falsità, ingigantendo e manipolando la realtà per distruggere l’avversario: contro questo clima di odio e rancore, noi, come comunità del Partito democratico, anche quest’anno, abbiamo deciso di fare Festa. La Festa è una casa emiliana, è accogliente, è aperta, è un luogo dove nessuno resta fuori, escluso, dove tutti sono coinvolti, perché è solo insieme, lavorando uniti, che si può progettare un futuro migliore”.
Il programma politico della Festa (vedi comunicato) è all’insegna dell’apertura e del confronto. Molti i temi che verranno affrontati, dall’attualità politica alle questioni istituzionali, dalla sanità all’economia, dal lavoro all’ambiente. Variegato il calendario degli appuntamenti culturali (vedi comunicato) con scrittori, studiosi ed esperti che ci aiuteranno a meglio comprendere la società attuale. Il programma degli spettacoli (vedi comunicato) è particolarmente ricco, con 17 concerti a ingresso gratuito e 5 a pagamento. L’offerta musicale, come sempre, è stata pensata per soddisfare tutti i gusti musicali: oltre ai concerti e agli spettacoli previsti all’Arena sul lago, sono in funzione il dancing Rififì, e lo spazio El Baile.
Tre le mostre ospitate alla Festa di Ponte Alto: la mostra fotografica documentaria “Mario Ricci ‘Armando’: dal mito alla storia”, promossa dalla Fondazione Modena 2007, dall’Anpi di Modena e Pavullo e dall’Istituto storico di Modena, a cura di Daniel degli Esposti. Attraverso fotografie e documenti racconta la figura del comandate partigiano “Armando” nel trentesimo anniversario della scomparsa. La rassegna “Passi di libertà – il cammino dei nostri primi 70 anni” a cura di Elena Falciano dell’Archivio e Fototeca Spi-Cgil di Reggio Emilia e Caterina Liotti del Centro documentazione donna di Modena. La rassegna racconta la strada percorsa e quella ancora da fare per la piena cittadinanza delle donne italiane. Infine, la Festa ospita anche la bella mostra fotografica organizzata in occasione del decimo anniversario della scomparsa della compianta parlamentare e amministratrice vignolese Paola Manzini, ex questore della Camera ed ex assessore regionale. Nel corso della Festa sono programmate visite guidate alle mostre.
L’offerta gastronomica rimane una delle ricchezze della Festa: quest’anno saranno in funzione ben 14 ristoranti, oltre la metà dei quali gestiti dai volontari, e 7 tra bar e punti ristoro. I ristoranti saranno aperti tutte le sere e, a turno, anche la domenica a mezzogiorno. Diversificata anche l’offerta di divertimento, svago e sport grazie a Csi, Oplà, Uisp, World Child, Asd e I burattini della commedia. Confermati la Libreria, lo spazio “Diari di viaggio” con reportage da tutto il mondo, così come lo scambio “Libero libro” e la rassegna dedicata alla civiltà contadina.
“Ancora una volta desidero ringraziare i nostri volontari – conclude Davide Fava – che ci permettono, con il loro lavoro e con la loro passione, di dare anima e gambe alla Festa che si conferma occasione di incontro, confronto e divertimento per tutta la nostra comunità”.