Novi, Rossi “Il sindaco non capisce il malessere e dà la colpa ai media”

Dai Circoli

Il Comune è a rischio di scendere sotto i 10mila abitanti e la Giunta Diacci dà la colpa ai media locali per aver dato voce al malessere espresso dai cittadini, al posto di prevedere efficaci azioni di rilancio del paese: la denuncia del segretario del Circolo Pd di Novi Marina Rossi. Ecco la sua dichiarazione.

“Un’amministrazione, quella di Novi di Modena, insediata a suon di titoloni sui giornali che adesso inveisce contro i giornalisti, rei di avere semplicemente intervistato dei cittadini e aver svolto il loro mestiere. La foga di uscire con la variazione di bilancio che di fatto completa la destinazione di un tesoretto di 2 milioni e 800mila euro, ha reso plastica l’inconsistenza di questa Giunta e del sindaco Diacci. Innanzitutto ci fa piacere che le nostre insistenze e sollecitazioni abbiano portato alla luce del sole quei soldi sempre negati dalla maggioranza in questi anni, finendo in un enorme avanzo di bilancio. Peccato che una cifra così importante sia spesa con tanta leggerezza e con nulla di strutturale. Finalmente almeno 800mila euro per l’asfaltatura delle vie di collegamento tra i 3 centri, resi comunque necessari dopo il nulla di fatto derivato dagli incontri tra l’Amministrazione novese e il Comune di Carpi per sistemare la Remesina che, a dispetto di ogni previsione, diventerà presto strada bianca. Di questi 800mila euro, appena 200mila andranno a coprire il costo di una ciclabile tra Rovereto e Sant’Antonio: nulla di davvero significativo se si pensa ai costi che queste opere comportano. Sarà una ciclabile condivisa dalle auto e segnalata con una riga gialla sull’asfalto? Ancora non si sa nulla. Circa 200mila euro per l’area del riuso, obbligati da una legge regionale. 100mila, introitati dalle criticatissime estumulazioni “selvagge” a danno delle tasche di tanti cittadini, che andranno sempre per la manutenzione necessaria ai cimiteri. Altri 100mila euro per eventi culturali curati direttamente dall’Amministrazione: peccato però che contemporaneamente siano stati tolti i contributi alle maggiori iniziative organizzate dalle associazioni di volontariato. Infine la ciliegina sulla torta: 100mila euro destinati a nuovi cittadini che decideranno di venire a risiedere nel nostro comune. E questo investimento, se così lo si può definire, dato in pasto ai giornali senza averne ancora studiato il bando e i criteri di assegnazione. La cifra – spalmata su 3 anni con 33 mila euro per anno da dividere su chi appunto sceglierà il nostro comune come luogo di residenza – come strumento che scongiura lo spopolamento che sta portando il comune sotto i 10 mila abitanti. Soglia che comporterebbe di conseguenza la riduzione dei trasferimenti dello Stato con l’abbassamento dei compensi per assessori e sindaco ma, ancor più grave, la difficoltà nel mantenere i servizi di cui oggi possiamo godere, primi fra tutti le scuole. Ovvia la reazione dei cittadini residenti, delusi perché non si è pensato alla cura del nostro comune e a potenziarne i servizi. E magari, aggiungiamo noi, a creare opportunità vere con incentivi per insediamenti produttivi che portino lavoro e voglia di restare. In un giorno solo, dopo ben due anni e mezzo di vuoto assoluto, l’amministrazione Diacci è riuscita a far parlare di sé: ha ridicolizzato in tutta la provincia e messo in un angolo il nostro comune. Pensiamo sia sufficiente per ammettere il totale fallimento del primo cittadino e invitarlo a tornare a occuparsi di tecnologie per la telecomunicazione, il suo impiego fino al 2017”.