Dl Crescita, Patriarca “Agevolare artigiani e piccole imprese”

Dai parlamentari, slider

Il Dl Crescita arriva in Senato a pochi giorni dalla scadenza del termine per la conversione in legge (29 giugno). Con buona probabilità il Governo porrà la fiducia e non sarà possibile presentare altri emendamenti: per questa ragione, il senatore modenese Edoardo Patriarca, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, ha presentato un ordine del giorno che impegna il Governo a modificare le norme sulla compensazione per chi effettua interventi di efficienza energetica. Così formulate penalizzano le piccole e medie imprese a tutto vantaggio di quelle di più grandi dimensioni. Ecco la nota di Edoardo Patriarca:

“Le norme che riguardano le ristrutturazioni energetiche e a scopo di rafforzamento sismico sono una misura positiva e riprendono provvedimenti del governo precedente a guida Pd. Aver introdotto per le aziende che compiono la ristrutturazione, la possibilità di praticare uno sconto al cliente recuperando quello sconto in cinque annualità di credito d’imposta è una misura positiva, ma formulata nei termini voluti dalla maggioranza gialloverde è discriminante nei confronti delle piccole e medie imprese e delle imprese artigiane. Queste aziende, infatti, non hanno la capacità fiscale e la tenuta finanziaria per fare più di qualche intervento in un anno. Come Pd abbiamo chiesto la cessione del credito alle banche o agli istituti finanziari, in modo che le aziende e i cittadini potessero scegliere in autonomia a chi rivolgersi per effettuare i lavori. Non ci hanno ascoltato perché a detta della maggioranza questo avrebbe generato nuovo debito pubblico (detto da loro, poi!). Accolta l’obiezione abbiamo chiesto di cambiare questo credito d’imposta in un rimborso fiscale. Ancora una volta ci è stato detto di no. Conclusione il mercato delle ristrutturazioni sarà appannaggio delle grandi aziende. Avrei voluto presentare nuovi emendamenti anche al Senato, ma i tempi sono ormai strettissimi per la conversione in legge del decreto e ci aspettiamo che il Governo ponga la fiducia. È per questo che ho presentato un ordine del giorno che impegna il Governo a prevedere che il credito d’imposta possa essere ceduto direttamente alle banche in modo che anche gli artigiani e le piccole imprese, potendo accedere alla procedura di compensazione, possano garantire al cliente finale gli stessi vantaggi delle grandi imprese. Questa maggioranza solo a parole dice di difendere gli interessi di tutti cittadini, nei fatti favorisce solo i grandi agglomerati”.