Bassa, Patriarca “Golinelli, è ora di farsi carico anche degli oneri”

Dai parlamentari

Il senatore Edoardo Patriarca, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, ricorda all’on. Golinelli, che si presenta come il “dominus” della Bassa, che oltre agli onori, si deve far carico anche degli oneri di rappresentanza del territorio, a cominciare dalle richieste arrivate sul fronte sicurezza, sisma, ambiente e infrastrutture che il Governo gialloverde ha finora ignorato. Ecco la sua dichiarazione:

“L’on. Golinelli della Lega si presenta come il “dominus” della Bassa, ora che sia San Felice che Mirandola sono passati al centrodestra. Vorrei far, sommessamente, notare al collega che oltre agli onori, si dovrebbe far carico anche degli oneri che derivano dalla rappresentanza del territorio, cosa che, finora, in un anno di Legislatura non è accaduto. Lui fa parte della maggioranza che governa a livello nazionale, il suo segretario nazionale è vice-premier oltre che ministro dell’Interno, eppure Mirandola è ancora lì che attende il rafforzamento degli organici di Polizia, più volte richiesto, ma mai, nonostante le promesse di questa campagna elettorale permanente, mai soddisfatto. Così come non sono state date risposte concrete agli impegni che lo stesso Golinelli aveva assunto davanti ai cittadini di Concordia e al rinnovato sindaco Prandini a proposito dell’impianto di produzione a biometano. L’emendamento Pd che, insieme alla collega Pini, avevamo predisposto al dl Crescita, alla Camera, è stato respinto dal Governo. L’ho ripresentato al Senato, vediamo se Golinelli vuole davvero sostenerlo o si è già dimenticato di quanto aveva promesso, come è solito fare il suo segretario nazionale. E ancora, la ricostruzione. Tutti gli emendamenti che raccoglievano le richieste dei cittadini, delle imprese e degli Enti locali che abbiamo presentato come Pd, finora sono stati bocciati da questa maggioranza. Anzi, proprio le norme contenute nel Dl Dignità di questo Governo stanno impedendo il rinnovo dell’incarico ai tecnici Invitalia che, a fine mese, perderanno il posto di lavoro (da notare che l’ente è governativo), con danno non solo per sé e per le proprie famiglie, ma anche per tutto il sistema della ricostruzione, di cui hanno preziosa esperienza. Anche sulla Cispadana, che pure a parole dice di volere, si mobiliti affinché il Governo sblocchi le pratiche di sua competenza, così che i cantieri possano davvero partire. Chiediamo all’on. Golinelli di cominciare da lì, se davvero vuole proporsi come punto di riferimento politico per un’area, che per continuare a crescere e a svilupparsi ha bisogno di fatti concreti, non solo di promesse e vanterie”.