Dl Concretezza, Patriarca “Ispirato dal sospetto verso il dipendente”

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Mercoledì 12 giugno, il Senato ha approvato il dl Concretezza di riforma della Pubblica amministrazione. Il Partito democratico ha votato no a un provvedimento ispirato solo da diffidenza verso il dipendente pubblico, che non prova a sanare i problemi della Pubblica amministrazione, a cominciare dal miglioramento della qualità e della accessibilità dei servizi. Le ragioni del no sono state spiegate in Aula dal senatore modenese Edoardo Patriarca, capogruppo Pd in Commissione Lavoro. Ecco il suo commento:

 

“Questa maggioranza ha messo a punto una riforma ispirata dalla diffidenza verso il dipendente pubblico. Non si è neppure cercato di rafforzare la recente riforma Madia che, pure, come certificato dagli enti del Ministero, stava dando buoni frutti. Non si è voluto sanare le fragilità del sistema, che pure esistono. Si è voluto, innanzitutto, mettere sotto controllo il dipendente pubblico, partendo dal presupposto che è sostanzialmente un assenteista. E allora si spiegano la videosorveglianza e il controllo biometrico. Strumentazione costosa che, francamente, fatico a immaginare installata nei piccoli e piccolissimi Comuni che rappresentano la stragrande maggioranza degli 8mila enti locali italiani. Pensate solo a un dirigente scolastico, a cui spesso sono affidate le reggenze di 3 o 4 istituti compresivi, a volte anche distanti tra di loro: a fine settimana, collezionerà una serie di filmini ragguardevole! Ma questo avrà migliorato il servizio o l’organizzazione della sua attività? Francamente, ne dubito. La logica che ha mosso questa maggioranza è inaccettabile. Nulla è stato fatto per migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi, nulla per la formazione dei dipendenti, nulla per il ricambio generazionale, nulla per l’ingresso di giovani con una formazione digitale, nulla per la sburocratizzazione dei processi. C’è un grande assente in questo provvedimento: il bisogno del cittadino. E per un premier che si è presentato proprio come l’avvocato del cittadino è cosa da non da poco. Il dipendente pubblico è guardato con sospetto e il cittadino è inascoltato: questo il capolavoro gialloverde!”.