Coop spurie, la Commissione speciale prosegue presieduta da Sabattini

Dalla Regione

Prosegue il lavoro della Commissione regionale Speciale di ricerca e studio sul fenomeno delle cooperative spurie, presieduta dal consigliere regionale modenese Luca Sabattini. Mercoledì è stata ascoltata in audizione il direttore dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna Rossella Orlandi.

Mercoledì 12 giugno si è svolta l’audizione la Commissione Speciale di ricerca e studio sul fenomeno delle cooperative cosiddette spurie o fittizie dell’Assemblea legislativa regionale ed è stato ascoltato in audizione il direttore dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna Rossella Orlandi. Una seduta importante con un soggetto fondamentale per il contrasto ad una nelle pratiche comuni nelle false imprese, che hanno nella frode nei confronti dello Stato una delle azioni più frequenti nella loro attività illegale. Il direttore Orlandi ha illustrato il lavoro che l’Agenzia delle Entrate sta portando avanti per contrastare questo fenomeno e ha spiegato che, data la rilevanza fiscale, penale e sociale del fenomeno stesso, l’Agenzia regionale delle Entrate nell’ultimo biennio ha analizzato in modo approfondito il legame tra falsa cooperazione e illecita somministrazione di manodopera. I dati presentati evidenziano come alcune categorie di attività e alcuni territori hanno inspiegabili comportamenti per quello che riguarda l’evasione Iva e il pagamento falso di contributi. Luca Sabattini, consigliere Pd modenese e presidente della Commissione Speciale, richiamando il lavoro di ricerca e studio che si sta facendo sul fenomeno, sottolinea come i soli sforzi degli enti di controllo non possano essere sufficienti poiché occorre introdurre elementi di individuazione preventiva di anomalie e utilizzare il controllo sociale come alleato. Il consigliere, registrando un apprezzamento dell’attività svolta dalla Commissione e una disponibilità di collaborazione dell’Agenzia, sottolinea come tra gli indicatori, una soglia di allarme per le compensazioni fiscali per credito Iva legato a particolari codici attività economica, possa essere una utilissima discriminate per individuare comportamenti anomali. Il fenomeno della falsa cooperazione e falsa impresa non è solo un fenomeno di concorrenza sleale o di non rispetto dei diritti dei lavoratori ma è una vera e propria frode ai danni dello Stato e quindi di tutti i cittadini emiliano-romagnoli. La Regione Emilia-Romagna non può permettersi di aspettare iniziative statali, ma all’interno delle proprie possibilità vuole provare a mettere in campo con questo lavoro, una proposta che possa essere utile anche per aiutare gli enti di controllo che vedono l’Agenzia delle Entrate tra gli interlocutori principali”.