Patriarca “Si prospetta un nuovo scippo ai danni del Terzo settore”

Dai parlamentari

La gestione del 5 per mille del Governo gialloverde sarà al centro di una conferenza stampa, che si terrà mercoledì prossimo a Palazzo Madama, a cui prenderà parte il senatore modenese Edoardo Patriarca, capogruppo Pd in Commissione Lavoro. Lo stesso Patriarca ha depositato una interrogazione indirizzata ai ministri Di Maio e Tria: a fronte di un aumento dei contribuenti che indirizzano il proprio 5 per mille al Terzo settore, il Governo non ha aumentato il budget destinato alle associazioni beneficiarie. Ecco il commento del senatore Patriarca:

“Anche se il risultato ufficiale non c’è ancora, un dato è certo: nel 2017 i cittadini italiani hanno destinato al 5 per mille una cifra complessiva superiore ai 500 milioni previsti dal Governo. I gialloverdi intendono adeguare il budget previsto alle volontà espresse dai cittadini o metteranno in atto un nuovo scippo a danno degli enti del Terzo settore? E’ questa la domanda che, con una interrogazione a mia prima firma, il Pd rivolge ai ministri Di Maio e Tria. I Governi del centrosinistra, come si ricorderà, hanno reso stabile il 5 per mille. Nonostante la crisi economica, i contribuenti hanno dimostrato una crescente fiducia nei confronti delle organizzazioni del Terzo settore, incrementando le donazioni a loro destinate. Tra l’altro, la platea delle organizzazioni che potranno beneficiare del 5 per mille è destinata ad aumentare. La legge, infatti, impone alle attuali Onlus di adeguare, entro il 3 agosto, i propri statuti alle nuove norme introdotte con la riforma del Terzo settore. Una volta a regime, il Registro nazionale del Terzo settore non ricomprenderà più solo le Onlus, ma tutti gli enti del Terzo settore. Al Governo, quindi, chiediamo innanzitutto di conoscere l’esatto importo che i contribuenti nel 2017 hanno destinato al 5 per mille. E poi chiediamo di innalzare la copertura del beneficio del 5 per mille a partire dalla prossima Legge di bilancio, in modo da considerare anche il probabile aumento della platea dei beneficiari. Le attività del Terzo settore sono vitali per la tenuta del welfare nazionale, ma a questo Governo, in tutta franchezza, sembra non interessare”.