Famiglie, Patriarca “Dopo le imprese, altro bluff dei gialloverdi”

Dai parlamentari

“Un altro bluff: dopo quello sul sostegno alle imprese, ora quello sulla famiglia sulla quale questa maggioranza ha costruito nei mesi scorsi una campagna basata sul nulla”: il senatore modenese Edoardo Patriarca, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, fa il punto sui provvedimenti a sostegno della famiglia realmente approvati da questo Governo, dopo che lo stesso ministro Tria ha chiarito che il dl Famiglia manca della copertura economica necessaria. Ecco la sua dichiarazione:

“Il dl annunciato da mesi dal ministro Fontana, e quello alternativo di Di Maio, non hanno copertura, il miliardo evocato è indisponibile come ha chiarito il ministro Tria. Nel frattempo gli 80 euro previsti dai Governi di centrosinistra verranno rimodulati: ricordo che attualmente sono ben 10 milioni i cittadini che ne stanno usufruendo. I Governi a guida Pd, a suo tempo, furono oggetto di critiche sui temi del sostegno alle famiglie, ma molte misure concrete furono adottate: ad esempio, gli 800 euro di premio alla nascita e i 980 euro del bonus bebè fino al primo anno di vita del neonato, i 1000 euro del bonus asilo nido, i 600 euro del bonus baby sitter, il congedo parentale di 4 giorni per i neo-padri, l’innalzamento a 4000 euro di reddito che consente di considerare i figli ancora fiscalmente a carico. Risorse furono stanziate per il contrasto alla povertà educativa (250 milioni), il Dopo di noi, il Fondo caregiver, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, il Piano per i servizi all’infanzia da 0 a 6 anni. Molti di questi provvedimenti sono stati aboliti con la Legge di bilancio 2019. Alcuni fondi non sono stati rifinanziati. Ultimamente, la maggioranza ci ha fatto sapere che vorrebbe rifinanziarli. Ci fa piacere, ma finora così non è stato. L’unico provvedimento che poteva tutelare le famiglie più disagiate, il reddito di cittadinanza, ha introdotto una scala di equivalenza che finisce per colpire le famiglie con figli. Le nuove proposte elaborate dal Pd sono già state depositate in Parlamento: un assegno di 240 euro di detrazione irpef mensili fino a che i figli non abbiano compiuto i 18 anni, che diventano 80 fino al compimento dei 26 anni; 400 euro al mese per ogni figlio fino ai 3 anni; 10 giorni di congedo obbligatorio per i padri. Chiediamo, inoltre, il rafforzamento del Fondo per il contrasto alla povertà educativa, il potenziamento dei servizi per l’infanzia, caregiver e disabilità. Siamo pronti al confronto, nel merito, come ho dichiarato al ministro Fontana nella recente audizione in Commissione Lavoro. In attesa di una risposta vera, però. Basta annunci!”.