I sette candidati sindaco “Area Nord, un territorio che sa crescere”

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Necessità e progetti per l’Area nord nelle parole dei candidati sindaco delle liste civiche del centrosinistra dei sette comuni che domenica 26 maggio andranno alle urne per le elezioni amministrative: Roberto Ganzerli, candidato sindaco di Mirandola, Lisa Luppi, candidato sindaco di Cavezzo, Luca Prandini, candidato sindaco di Concordia, Sauro Borghi, candidato sindaco di San Prospero, Carlo Casari, candidato sindaco di San Possidonio, Alessandro Fortini, candidato sindaco di San Felice sul Panaro e Alberto Calciolari, candidato sindaco di Medolla. Ecco la loro dichiarazione congiunta:

“Si apre un nuovo ciclo nella vita politico-amministrativa dell’Area Nord. A noi compete raccogliere e capitalizzare il patrimonio di buon governo valorizzandolo nel nuovo contesto socio economico, senza nostalgie e rassicuranti ripetitività: la vera continuità con l’esperienza che ci precede sta nel “continuare a cambiare”, investendo su nuove trasformazioni e facendo i conti con le novità di oggi e, soprattutto, di domani. Tanto più di fronte a una crisi economica e sociale che morde anche qui, provocando incertezza e inquietudine nelle persone e nelle famiglie.

Impegnative sfide sono davanti a noi:

– restituire dignità e certezze al lavoro, insidiato dalla precarizzazione, investito da un’accelerata trasformazione del mercato del lavoro e delle relazioni sindacali e dal venir meno dei sistemi di garanzie di welfare in un mondo in cui sviluppo industriale e buona occupazione non sono più un binomio inscindibile;

– la nuova realtà oggettiva e soggettiva dei giovani che dubitano del loro futuro in assenza di certezze di vita e di un patto generazionale che ne rilanci la centralità;

– la domanda crescente di istruzione ai vari livelli e di cultura diffusa come presupposto di uno sviluppo consapevole e come il più nobile dei consumi da incoraggiare;

– l’innovazione come questione cruciale che attraversa tutti i settori, riorientando le produzioni, il lavoro, i profili professionali, i servizi, l’ambiente, l’energia, l’assetto urbano dei comuni, il welfare;

– l’esigenza di equità, di giustizia, di uguaglianza, di legalità, di solidarietà diffusa, di diritti sociali, in un mondo che per troppo tempo ha confuso il merito con il privilegio;

– la domanda di infrastrutture moderne, colmando il gap che penalizza l’accessibilità alle varie scale territoriali e la mobilità delle persone e delle merci affrontando il tema della compatibilità ambientale e sostenibilità degli interventi senza regressioni antimoderne;

– organizzare la vita dei territori in modo da tutelare la sicurezza dei cittadini, le loro famiglie, i loro beni, la loro quotidianità contrastando ogni forma di illegalità;

– liberare e mobilitare risorse per lo sviluppo in un contesto di crisi persistente con vincoli di bilancio e una penuria ormai strutturale della finanza pubblica.
Sono prove impegnative che, tuttavia, possono essere affrontate perché questo territorio è uno straordinario giacimento di lavoro, di imprese, di sapere, di competenze e di professionalità”.