Vignola, Gruppo Pd “Viabilità più sicura nella zona polo scolastico”

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Il Gruppo consiliare del Pd di Vignola ha presentato una mozione per impegnare la Giunta ad attuare un piano per la messa in sicurezza della viabilità nei pressi del polo delle scuole superiori, respinta dalla maggioranza, tranne un solitario voto a favore. Il Gruppo Pd aveva già presentato un’interpellanza nel 2017, ma dopo più di un anno, la Giunta Pelloni ha fatto poco o niente. Ecco la nota del Gruppo consiliare Pd di Vignola:

“Nessuna idea concreta, una maggioranza spaccata al suo interno, un costante rimandare decisioni e azioni risolutive di un problema che, con il passare del tempo, sta diventando sempre più pressante: è questo il quadro che emerge dall’ultimo Consiglio comunale dove, come gruppo del Partito democratico, abbiamo presentato una mozione per impegnare la Giunta a elaborare e attuare, entro l’inizio del prossimo anno scolastico, un piano per la messa in sicurezza della viabilità nei pressi del polo delle scuole superiori di Via Resistenza che tenesse conto delle richieste e delle osservazioni pervenute nel corso del tempo dai vari stakeholders del mondo della scuola. Mozione respinta dalla maggioranza, che ha preferito rinviare a dopo una seduta della terza commissione dedicata all’analisi delle proposte emerse dalla Giornata della democrazia dello scorso dicembre, incentrata proprio sul tema della mobilità. Preoccupa la manifesta incapacità dell’amministrazione Pelloni di farsi carico del problema e di elaborare ipotesi e progetti risolutivi di una problematica presente già da tempo: come gruppo consiliare avevamo presentato un’interpellanza sul medesimo argomento già nel dicembre del 2017, ottenendo risposte vaghe e poco circostanziate. Dopo più di un anno, dobbiamo constatare che poco o nulla è stato fatto. Ma a inquietare maggiormente è la posizione (o sarebbe meglio dire, le posizioni) espressa dalla maggioranza durante la discussione: dapprima il capogruppo della Lega Valmori che accusa gli agenti di polizia locale, colpevoli di essere poco presenti durante gli orari di ingresso e uscita degli studenti, e ricevendo per questo un rimbrotto da parte del sindaco; poi il vicesindaco Pasini che si preoccupa di richiamare all’ordine i consiglieri della maggioranza, che stavano “pericolosamente” condividendo l’opinione contenuta nel documento presentato dal Pd; infine il voto, con un consigliere di maggioranza che ha preferito seguire la propria coscienza anziché gli ordini di scuderia, e votare a favore della nostra mozione (dimostrando, va riconosciuto, indipendenza di giudizio e coraggio). La verità che emerge, in ogni caso, è una sola: non c’è una linea comune, all’interno dell’Amministrazione, su come affrontare il problema, e a pagare, per il momento, sono studenti, insegnanti, genitori e residenti”.