Vandalismi, Pd “Triste giornata per Modena: chi ha sbagliato paghi!”

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I segretari provinciale e cittadino del Pd modenese Davide Fava e Andrea Bortolamasi e la deputata Pd Giuditta Pini denunciano i vandalismi degli antagonisti avvenuti nell’inazione di chi era deputato a difendere le attività economiche, le sedi politiche e la tranquillità della comunità modenese e l’evidente strumentalizzazione dei fatti da parte del ministro dell’interno.

Davide Fava – In 74 anni nulla del genere era mai accaduto nel giorno del ricordo della Liberazione del Paese dall’oppressione nazi-fascista. Era chiaro che i manifestanti volevano turbare un’occasione di festa collettiva: il Comune si era espresso negativamente e aveva chiesto al Ministero dell’Interno (e quindi agli uffici locali Questura e Prefettura) di non autorizzare il corteo. Si è invece lasciato fare: i manifestanti preparati a far danni, non osteggiati da chi invece era deputato a farlo. Con manifestazione ancora in corso, si è aggiunto il tweet del ministro dell’Interno. Se qualcuno avesse voluto, a fini elettorali, fare passare la festa della Liberazione come momento di divisione e scontri invece che una festa di tutti, con i fatti di ieri c’è riuscito. Il ministro dell’Interno ha il dovere di tutelare la sicurezza dei cittadini, di garantire che le manifestazioni del 25 aprile si svolgano in tranquillità, non quelle di gruppi che scendono in piazza per causare più danni possibili. I modenesi non possono tollerare un attacco alla Festa della Liberazione, base della nostra democrazia, e a coloro che stanno lavorando, come è capitato a tutti gli esercenti di attività commerciali che hanno dovuto chiudere o rimanere in ostaggio di un gruppo lasciato libero di fare.

Andrea Bortolamasi – Era ampiamente prevedibile quello che è successo. Siamo stati l’unico partito, a esprimere il nostro totale dissenso sul percorso e le modalità della manifestazione annunciata. Siamo stati totalmente inascoltati. Risultato una Festa con una partecipazione come non si vedeva da tempo è stata rovinata da un gruppo di imbecilli. E questo in una giornata di Festa, di grande afflusso turistico, con le persone che erano al lavoro a cui è stato impedito di farlo per una gestione scellerata dell’ordine pubblico. A loro va la mia piena solidarietà, come va il mio ringraziamento ai tanti volontari e dipendenti comunali che in queste ore hanno già ripristinato il decoro urbano cancellando le scritte e gli atti vandalici. La Questura ha detto che è andato tutto bene, Salvini che il centro è stato devastato: si mettano d’accordo. Il centro è stato sì vandalizzato, non certo devastato (le parole sono importanti) ma le immagini che abbiamo visto ieri non appartengono alla storia di Modena. Mi auguro che chi ha avuto responsabilità precise ne risponda: la gestione dell’ordine pubblico spetta al Ministero dell’Interno e ai suoi organi locali, non ad altri”.

Giuditta Pini – Abbiamo depositato stamattina una interrogazione al ministro dell’Interno Salvini, ministro fantasma che fa molto rumore, ma pochi fatti. A lui facciamo queste domande. Quali erano le disposizioni del Ministero? Tutti sapevano le intenzioni dei manifestanti. Se corrisponde al vero che alcune sedi politiche (leggasi Lega) sono state attentamente presidiate ed altre no (Circolo Pd di viale Gramsci vandalizzato)? Se il Ministero abbia messo in atto azioni per prevenire i danni poi effettivamente accaduti? Il Ministero sapeva tutto di quello che sarebbe successo: percorso, danni potenziali e le persone che avrebbero partecipato. Con quale criterio si è deciso di consentire quel percorso e lasciare che la manifestazione venisse gestita in quel modo? Speriamo che risponda: queste domande gliele rivolgeremo in ogni forma e in ogni sede”.