Kyenge “L’Europa che vogliamo: giovani e politica in piazza per il futuro”

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Oggi, mercoledì 24 aprile, dalle ore 16.00, Cécile Kyenge sarà in Piazza Montecitorio alla manifestazione “L’Europa che vogliamo: giovani e politica in piazza per il futuro” per sensibilizzare i giovani al voto europeo di maggio prossimo, assieme agli Intergruppi federalisti europei di Camera e Senato, insieme alla Gioventù Federalista Europea (GFE), agli Young European Federalists (JEF), al Movimento Federalista Europeo (MFE) e al Movimento Europeo in Italia (CIME) nell’ambito della campagna paneuropea I Choose Europe.

“Parlare di Europa oggi e avvicinare l’essere europei ai giovani è la nostra Liberazione: i padri e le madri costituenti fecero l’Italia, a noi oggi tocca fare un’Italia europea, riconoscendo e rispettando chi ci ha preceduto e ha costruito il Paese garantendo a noi, oggi, i diritti costituzionali, i diritti di voto e quindi il pieno diritto a partecipare alla vita sociale, politica e pubblica del Paese. La sfida oggi è fare la nostra parte per costruire l’Europa portando avanti la nostra partecipazione attiva nel rispetto dei valori di solidarietà e coesistenza pacifica propri dell’Unione. – dichiara Cécile Kyenge (Pd), candidata alle elezioni europee per la circoscrizione Nord Est (Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige) – Abbiamo bisogno di più Europa e di un’Italia più europea, a differenza delle forze politiche antieuropee che tendono a voler isolare l’Italia per meglio costruire le loro offerte farcite di pericolose falsità e stereotipi. La sfida oggi è verso chi fa della paura dell’altro, della discriminazione e della disgregazione sociale, l’arma per spaventare, dividere e controllare. Comprendere oggi il valore della memoria storica è, infatti, ancora più importante, perché nuovi attacchi alla democrazia sono già in atto in un Paese dove il Ministro dell’Interno Salvini parla degli avvenimenti storici che hanno condotto alla Liberazione dagli orrori del nazifascismo e che hanno portato alla stesura della nostra Costituzione, come un derby”.