Ski College, il sen. Patriarca chiede risposte al ministro Bussetti

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La vicenda ancora irrisolta dell’istituzione di uno Ski College a Pievepelago approda ora sul tavolo del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: il senatore modenese Edoardo Patriarca, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, ha infatti presentato oggi una specifica interrogazione per chiedere che il Ministero dia una risposta chiara e celere al progetto messo a punto dalle Amministrazioni di Pievepelago, Fiumalbo e Riolunato. Ecco la dichiarazione di Edoardo Patriarca:

“Oggi ho depositato una interrogazione, a mia prima firma, al ministro Busetti. Gli studenti, le loro famiglie e le Amministrazioni locali modenesi e regionali meritano una risposta chiara e celere sulla possibilità che venga istituita una sezione a indirizzo sportivo sperimentale per gli sport invernali nella sede associata di Pievepelago dell’Istituto Cavazzi di Pavullo. Si tratta di un progetto di valenza nazionale, che si candida ad essere punto di riferimento per gli studenti del Centro e del Sud Italia. Tutte le Amministrazioni locali hanno svolto in loro compito con convinzione e competenza: la proposta è arrivata dalle Amministrazioni di Pievepelago, Fiumalbo e Riolunato; la Provincia ha deliberato; l’istituto scolastico regionale e l’Assessorato regionale alla Scuola hanno definito il progetto sperimentale e individuato le risorse necessarie per realizzarlo; nel luglio del 2018 il progetto definitivo è stato inviato all’ufficio scolastico regionale; la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 300mila euro annuali per sostenere l’avvio e il funzionamento del liceo sportivo; Fisi e Coni sostengono il progetto. L’unico non ancora pervenuto è il riscontro del Ministero dell’Istruzione, obbligatorio trattandosi di un progetto sperimentale. I potenziali studenti interessati sono già stati penalizzati, visto che le iscrizioni per l’anno scolastico 2019/2020 si sono già chiuse senza certezze da parte del Ministero. Chiedo quindi al ministro Bussetti di dare finalmente una risposta ufficiale sulla proposta e auspico, naturalmente, che la valutazione possa essere positiva. Le nostre montagne hanno bisogno di formare giovani in grado di coniugare lo studio e la pratica degli sport invernali: anche da qui passa la lotta allo spopolamento dell’alta montagna”.