Global strike for future, Arletti “Aderiamo alla manifestazione”

slider, Modena

Il Pd modenese aderisce al Global strike for future e venerdì 15 marzo, alle ore 18.00, sarà in piazza Pomposa a Modena, accanto agli studenti, per la manifestazione che richiama a livello locale la protesta globale: lo rende noto la responsabile Ambiente della Segreteria cittadina del Pd modenese Simona Arletti che invita i cittadini a partecipare. Ecco la sua dichiarazione:

“Il grido d’allarme di un’adolescente ha scosso i Governi di tutto il mondo: i Fridaysforfuture nascono infatti dalla protesta della quindicenne Greta Thunberg che a Stoccolma, in occasione della COP24, andò a sedersi ogni giorno davanti al Parlamento durante l’orario scolastico, per chiedere al governo svedese che si rispettassero i limiti delle emissioni di carbonio sanciti nell’accordo di Parigi sul cambiamento climatico sottoscritto nel 2015.
Il 15 marzo è la giornata dello sciopero mondiale per il futuro; sono 198 i Paesi che dovrebbero aderire all’iniziativa Global Strike for Future, giornata in cui scenderanno in piazza non solo i giovani, ma tutti quelli che sentono il bisogno di sollecitare i Governi di tutto il mondo ad agire più decisamente per contrastare i cambiamenti climatici, la sfida di questo millennio. Anche a Modena gli studenti delle scuole superiori si stanno mobilitando e i cittadini sono sempre più sensibili: il Pd appoggia e sarà presente senza bandiere alla manifestazione perché i protagonisti debbono essere i ragazzi. Il rapporto “Gli indicatori del clima in Italia” del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) hanno evidenziato come in Italia il 2018 è stato, ad oggi, l’anno più caldo di tutta la serie storica di dati controllati ed elaborati, cioè almeno dal 1961.
Gli ecosistemi vegetali e in particolare le foreste e i suoli agricoli sono un elemento chiave nelle strategie di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici. In questo senso, le misure di protezione per evitare la distruzione delle foreste hanno il duplice vantaggio di proteggere la biodiversità ed evitare l’emissione di enormi masse di gas-serra. Inoltre, la vegetazione ha la capacità di assorbire CO2 attraverso la fotosintesi clorofilliana e, quindi, di sottrarla dall’atmosfera. In Italia la capacità fissativa delle foreste è pari a circa 35 milioni di tonnellate di CO2, in grado di compensare l’8% del totale delle emissioni nazionali (428 milioni di tonnellate di CO2), ma non basta, occorre agire sui trasporti, le abitazioni e il mondo delle imprese e del commercio se vogliamo raggiungere anche a Modena l’ambizioso obiettivo del -40% di emissioni CO2 al 2030, come recentemente approvato in Consiglio comunale con la delibera di impegno a redigere il PAESC”.