Pacchioni “Il contratto dei medici va rinnovato al più presto”

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Il contratto di lavoro di medici, veterinari e dirigenti sanitari del sistema sanitario nazionale non viene rinnovato dal 2010 e su questo tema, da molti mesi, è in atto una vertenza tra le sigle sindacali della dirigenza medica e sanitaria e il Ministro della Salute. Dato che il tavolo con l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) è convocato per mercoledì 13 marzo, i consiglieri Pd di Modena Chiara Pacchioni, Tommaso Fasano e Fabio Poggi hanno presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale che sarà trattato nelle prossime sedute. Ecco la dichiarazione di Chiara Pacchioni:

“Il problema vero è la carenza strutturale di personale destinato a peggiorare nell’immediato futuro: sappiamo bene che il pensionamento di medici ospedalieri non rimpiazzabili (anche a causa dalla mancanza di medici specialisti secondaria e a una inadeguata programmazione delle specializzazioni universitarie) acuirà i problemi. Già ora i medici hanno fatto fronte alle carenze, ma poiché l’obiettivo è il diritto alla salute dei cittadini, questa grave situazione rischia di ripercuotersi in senso negativo sul benessere e sulla qualità di vita. Per questo chiediamo a Sindaco e Giunta di considerare, in particolare a livello locale, la soddisfazione professionale degli operatori sanitari come un requisito fondamentale per la qualità del servizio Sanitario e per la soddisfazione dei cittadini e ad attivarsi presso i consiglieri regionali emiliano romagnoli perché siano mantenuti gli impegni assunti dalle Regioni per remunerare un contratto che rafforzi la presenza delle professionalità mediche e sanitarie nel servizio sanitario regionale. Inoltre chiediamo che ci si rivolga ai parlamentari modenesi perché si impegnino per la loro parte a risolvere la vertenza e a procedere al rinnovo del contratto. Non manca una richiesta a sollecitare il Ministro Giulia Grillo, per far sì che le risorse necessarie per il rinnovo del contratto vengano sbloccate e finalmente si chiuda questa pagina che è rimasta aperta troppo a lungo”.