Frama, Kyenge “Ho portato alla Commissione interrogazione sui tagli”

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L’europarlamentare modenese del Partito democratico Cècile Kyenge ha firmato un’interrogazione indirizzata alla Commissione Europea per il rispetto dei diritti dei lavoratori dell’azienda austriaco-italiana Frama di Novi di Modena. In più, ha firmato una lettera di appello insieme ad alcuni colleghi austriaci del gruppo Socialists&Democrats.

«Voglio esprimere la mia totale solidarietà e il mio impegno ai lavoratori della Frama di Novi di Modena: ho conosciuto quelle persone direttamente ed è mio compito portare la questione dei loro diritti in sede europea»: Cécile Kyenge commenta così la vicenda relativa al repentino licenziamento collettivo disposto dall’azienda nei confronti di 17 lavoratori, a cui si aggiunge la cessazione dei contratti per altri 5 dipendenti assunti a tempo determinato. La fase di negoziazione, nonostante il grosso impegno messo in campo dalle istituzioni (il Comune di Novi di Modena, la Regione Emilia-Romagna) e dai sindacati Fiom-Cgil e Fim-Cisl, è al momento senza accordi e la chiusura dello stabilimento aziendale è fissata per il prossimo 6 marzo. «La legislazione italiana ed europea presenta riferimenti normativi e giuridici in grado di difendere le persone da casi come questo: come in altre occasioni, anche per questa vicenda è necessario tutelare i diritti delle persone in difficoltà e lavorare per trovare soluzioni che permettano di conservare la loro occupazione» continua l’eurodeputata, che annuncia in seguito «ho deciso di esporre la questione alla Commissione Europea, per cui ho predisposto un’interrogazione fondata sul merito delle leggi italiane e comunitarie. Quelle persone e la situazione in cui si ritrovano meritano l’attenzione di tutti ed è positivo che in loro aiuto siano accorsi anche i miei colleghi austriaci attraverso un appello ufficiale» L’iniziativa alla Commissione Europea, portata avanti da Kyenge, è infatti stata sostenuta anche da una lettera di appello firmato anche da Patrizia Toia e da altri europarlamentari austriaci: Josef Weidenholzer, Eugen Freund, Karoline Graswander-Hainz, Evelyn Regner.

A seguire il testo dell’interrogazione e il testo della lettera appello firmata da europarlamentari italiani e austriaci

Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Cécile Kashetu Kyenge (S&D)
Oggetto: Chiusura stabilimento Frama Action a Novi di Modena
Il 21 dicembre 2018, la FRAMA ACTION, società di proprietà della multinazionale HELLA, ha comunicato la chiusura dello stabilimento di Novi di Modena, del licenziamento collettivo di 17 lavoratori nonché della cessazione di contratti a tempo determinato per altri 5 dipendenti.
Dal 28 dicembre 2018 i lavoratori stanno manifestando fuori dallo stabilimento di Novi di Modena affinchè sia trovata una soluzione al loro licenziamento collettivo.
I tavoli di negoziazione aperti da istituzioni e sindacati con i vertici aziendali di HELLA, sono terminati con un rifiuto categorico dell’azienda davanti alle richieste dei lavoratori. La fase di negoziazione è terminata senza nessun tipo di accordo e la chiusura dello stabilimento FRAMA ACTION è stata fissata per il giorno 6 marzo 2019.
Alla luce di quanto esposto, può la Commissione indicare:
se, a suo parere, il comportamento della società FRAMA ACTION è compatibile con i principi di responsabilità sociale dell’impresa che le multinazionali sarebbero tenute ad ottemperare?
se ritiene opportuno un monitoraggio attento del rispetto delle disposizioni della direttiva 2002/14/CE che istituisce un quadro generale relativo all’informazione e alla consultazione dei lavoratori, soprattutto da parte di grandi multinazionali?

lettera frama – novi di modena