RdC, Patriarca “Il ‘navigator’ rischia di far affondare la barca”

Dai parlamentari

Il senatore modenese Edoardo Patriarca, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, è firmatario di una interrogazione urgente al vicepremier Di Maio in cui si elencano tutti i dubbi circa la figura del cosiddetto “navigator”, colui che, secondo il decretone, dovrà prendere in carico il beneficiario del reddito di cittadinanza e condurlo verso un impiego. Ecco la sua dichiarazione:

“Al momento in cui scriviamo la Ragioneria dello Stato non ha ancora bollinato il testo del cosiddetto “decretone” che introduce nel nostro ordinamento le misure bandiera del governo gialloverde “Quota 100” e “Reddito di cittadinanza”. Pur in assenza di un testo certificato, alcuni elementi sono già chiari, in particolare tutta la vaghezza che circonda la figura del “navigator”, colui che materialmente dovrà prendere in carico il beneficiario del reddito di cittadinanza e condurlo verso un impiego. Secondo fonti di stampa, potrebbero essere 6mila le persone chiamate a rivestire questo ruolo, che, con buona probabilità, visti i tempi, verranno selezionate con un semplice colloquio, con il rischio reale di chiamate clientelari. In manovra di bilancio era prevista una norma che affidava alle Regioni la possibilità di assumere 4mila persone per i Centri per l’impiego: il decretone l’ha cancellata. In Commissione Lavoro, il professor Parisi, presidente in pectore dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, pensa che il 60% dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro nei Centri per l’impiego dovrà avvenire con sistemi digitali. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 ore, però, il 50% dei Centri per l’impiego (che diventa il 70% nel Sud e nelle Isole) non ha una dotazione informatica adeguata. E quindi? Per stabilizzare le 600 persone che già lavorano a tempo determinato presso l’Anpal (si noti, personale già formato e preparato) è stato stanziato solo un milione di euro, mentre per assumere (con quale contratto? con quali competenze? con che modalità?) i famosi “navigator” sono previsti 500 milioni in tre anni. E’ evidente che si profila non solo un’assoluta discrezionalità nella selezione di queste persone, ma anche che i Centri per l’impiego debbano sobbarcarsi 6mila persone non preparate ad affrontare problemi complessi. Insomma, il “navigator” rischia di far affondare la già precaria barca dei Centri per l’impiego”.