Modena città, Gruppo Pd “Universitari, facciamo centro a Modena”

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“Universitari: facciamo centro a Modena”, un progetto per fare del cuore della città la ‘casa” degli studenti: il Gruppo consiliare del Partito democratico di Modena ha presentato un importante ordine del giorno.

“Una città più turistica, più attraente e più protetta. Ma, anche, una città più vivace e ricca di giovani. È questa la Modena di domani, la Modena che sogniamo e con questo ordine del giorno vogliamo contribuire a rendere questo sogno realtà”. Fabio Poggi, capogruppo Pd in Consiglio comunale, presenta così la proposta di recuperare alloggi ed edifici dismessi in centro storico in favore degli studenti universitari, in particolare dei fuori sede. La proposta, contenuta in un ordine del giorno presentato oggi in Comune dal Gruppo consigliare Pd, è molto semplice ed è lo stesso Poggi a dettagliarla: “L’ordine del giorno impegna sindaco e Giunta ad aggiornare l’analisi del centro storico contenuta nel documento d’indirizzo del Pug per capire quali sono edifici e aree dismesse da poter destinare a residenze universitarie; a valutare l’utilizzo dell’istituto dei cosiddetti ‘usi temporanei’; a promuovere, in collaborazione con Unimore e anche attraverso Agenzia Casa o Acer, forme contrattuali ad hoc tra studenti fuori sede e proprietari di case; a valutare le modalità per riutilizzare ai fini universitari (residenza, accoglienza, servizi…) i diversi immobili già sede di istituti di ordine religioso, al momento sfitti e inutilizzati, come per esempio quelli presenti nella zona di via Sgarzeria, così come le ex sedi del Ministero della Difesa come Sant’Eufemia, Garibaldi e Fanti, se dovesse andare deserta anche l’ennesima asta della Provincia. Inoltre – conclude Poggi – crediamo sia importante, non solo simbolicamente, inserire il termine ‘Città Universitaria’ nello Statuto del Comune di Modena”. In centro storico sono numerosi gli alloggi dismessi o sfitti, di questi sono circa 400 quelli che, una volta sistemati, potrebbero essere utilizzati per gli studenti che arrivano a studiare all’Università di Modena e Reggio Emilia da altre città italiane o dall’estero. “E’ importante e urgente questo ordine del giorno – fa eco la consigliera Pd Federica Venturelli – perché sono diverse centinaia gli studenti fuori sede che faticano a trovare un alloggio a Modena. Si tratta di una proposta che fa seguito ad altre sullo stesso tema. Nel Comune di Modena l’agenzia per il diritto allo studio regionale, Er.Go, ha in gestione 5 residenze universitarie, per un totale di 624 posti letto, ma la richiesta è decisamente più alta, tanto che nel 2017 ben 281 studenti sono rimasti esclusi dall’assegnazione di alloggi pur avendone i requisiti. La ‘sete’ di alloggi e di altri servizi universitari è davvero grande e con questa proposta vogliamo rispondere a un’esigenza molto concreta. Lo rivelano anche alcune interviste che abbiamo realizzato tra studenti fuori sede. La necessità non è solo legata agli alloggi, penso ad esempio, alle sale di lettura e ad altri servizi pensati per gli universitari che potrebbero trovare casa in centro storico”. Attualmente a Modena vi sono le residenze gestite da Er.Go (Allegretti, Donati, Gottardi, Santa Chiara, R.U.M., San Filippo Neri e Campus), oltre ad altre soluzioni: Cambiamo con lo studentato ‘Paolo Giorgi’ all’Erre Nord con 30 posti e con altri 52 posti che dovrebbero essere creati entro i prossimi mesi; il collegio San Carlo con 110 posti, il pensionato delle Orsoline che ha circa 50 camere occupate, i 15 posti di Chemin Neuf. Conclude il segretario Pd di Modena Andrea Bortolamasi: “Il sindaco ha più volte messo l’accento su ‘Modena città della cultura e universitaria’ e su questo obiettivo la Giunta ha formulato diverse azioni concrete, innanzitutto rafforzando le sinergie tra i diversi soggetti pubblici, in particolare con l’Università di Modena e Reggio Emilia. Inoltre l’Amministrazione comunale ha manifestato da tempo l’interesse ad individuare soluzioni idonee a completare nella città di Modena la situazione di deficit di posti letto da destinare agli studenti fuori sede (pensiamo al progetto per uno studentato in via Bonacorsa). Con questo ordine del giorno vogliamo dare il nostro contributo: è evidente che destinare agli studenti immobili sfitti o inutilizzati evita il consumo del territorio e che è necessario, a maggior ragione pensando agli studenti, fornire alloggi a prezzi calmierati. Modena è una città sempre più turistica e trovare appartamenti è sempre più difficile. Fare del centro storico la ‘casa degli universitari’ aiuterà sia il centro a essere sempre più attrattivo che gli studenti a frequentare il nostro Ateneo. C’è chi vuole aprire il centro alle macchine, c’è chi, invece, lo vuole ancora più turistico e vivo per chi vuole costruire il suo futuro nella nostra città”.