Kyenge “Lavoriamo per la creazione del visto umanitario europeo”

Comunicati

“Al Parlamento Europeo lavoriamo per la creazione del visto umanitario europeo, per diminuire le vittime della migrazione e migliorare la gestione dei rifugiati»: l’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge spiega i punti chiave della risoluzione votata negli scorsi giorni dalla maggioranza del Parlamento.

«C’è un dato molto importante di cui bisogna tener conto occupandosi di politiche migratorie – spiega l’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge – quasi il 90% delle persone che ottengono protezione internazionale in Europa è arrivato qui in maniera irregolare, spesso vittima di persecuzioni nel proprio Paese e di abusi durante il viaggio». Una percentuale allarmante, sulla quale gli eurodeputati intendono intervenire con l’istituzione di un visto umanitario europeo: una proposta che si rivolge quindi a tutte le migliaia di persone che rischiano la vita loro Paese. «Per facilitare il percorso burocratico per il riconoscimento dello statuto di rifugiato – continua Kyenge – abbiamo sempre spinto affinché venissero stabilite le vie legali, per consentire agli interessati di arrivare legalmente in Europa. Con questa proposta, formulata dal Parlamento Europeo, proponiamo che siano i Paesi dell’Unione Europea, attraverso le ambasciate e i consolati nei Paesi esteri, a rilasciare i visti umanitari. In questo modo una persona perseguitata o che scappa dalla guerra troverebbe accoglienza e aiuto ben prima di arrivare in Europa – evitando così un viaggio pieno di insidie e pericoli per la sua sicurezza». In conclusione, l’europarlamentare definisce gli obiettivi della proposta, e le prossime tappe per l’approvazione del visto: «una volta istituito, potremmo assicurare una diminuzione delle numerosissime vittime delle migrazioni, e un conseguente netto miglioramento nella lotta contro il traffico di esseri umani. Il percorso per la creazione del visto umanitario europeo è finalmente iniziato: con mia grande soddisfazione, negli scorsi giorni il Parlamento Europeo ha approvato questa proposta, chiedendo così alla Commissione Europea di formulare una proposta legislativa entro il 31 marzo 2019»