Urbanistica, Pd “Sconfessati gli allarmisti, rispettati i criteri decisi”

Modena, slider

“Sconfessati gli allarmisti “interessati”, la Giunta nel decidere le autorizzazioni per le nuove urbanizzazioni residenziali ha applicato i criteri equi e trasparenti, ma restrittivi approvati dal Consiglio comunale con l’Avviso pubblico”: il Gruppo Pd in Consiglio comunale a Modena commenta la proposta del documento di indirizzi relativo alle richieste edificatorie pervenute all’Assessorato all’Urbanistica, presentata dall’assessore Vandelli alla Commissione Seta. Ecco la sua dichiarazione:

“Non appena si era saputo delle richieste presentate dai costruttori all’Assessorato, i soliti allarmisti “interessati” avevano dato per assodato che l’Amministrazione avrebbe accolto tutte le istanze in maniera indiscriminata, attaccando la Giunta per partito preso. Come Pd avevamo da subito bollato come ingiustificato l’ennesimo allarme su una supposta espansione urbanistica senza freni. Il Consiglio comunale, all’inizio dell’estate, aveva approvato – ricordiamo con il voto contrario dei 5stelle! – l’Avviso pubblico, lo strumento pensato per governare il passaggio alle nuove norme regionali sull’urbanistica. Lì erano stabiliti criteri equi e trasparenti, ma restrittivi che ci consentivano di cambiare l’eredità del PRG in coerenza con gli obiettivi della nuova legge regionale e di quello che sarà il nuovo Piano urbanistico della città centrato sul contenimento del consumo di suolo, reale e non immaginario. Quei criteri sono stati applicati nelle valutazioni tecniche delle domande presentate. Domande tutte naturalmente legittime, ma che saranno accolte per la metà: 20 su 41 (tra l’altro anche con prescrizioni da rispettare). Non si edificherà quindi in via Aristotele o in via Rosselli, solo per citare i progetti maggiormente oggetto di polemiche negli anni passati. Per ogni diniego c’è una motivazione specifica contenuta negli indirizzi dell’Avviso pubblico. Si sono privilegiati gli interventi di rigenerazione, recupero e riqualificazione e le proposte di completamento di comparti la cui attuazione era stata interrotta. E’ stata accolta anche la richiesta di un passaggio all’indietro, da zona d’espansione a terreno agricolo. Insomma dei 967 nuovi alloggi oggetto di richiesta, se ne realizzeranno meno di un terzo: 267. A dimostrazione della serietà con cui questa Amministrazione procede nell’impegno di contenere l’uso di suolo, senza per questo però imbalsamare la città e la sua economia. Lasciamo la politica dei soli “no”, con tutti i guai che ne conseguono, alla maggioranza gialloverde. Come Partito democratico vogliamo governare le trasformazioni a beneficio di tutta la comunità e al servizio di una crescita equilibrata e sostenibile”.