Giornata contro l’Aids, Gd davanti alle scuole e in centro a Modena

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I Giovani democratici della città di Modena, sabato 1° dicembre, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, saranno la mattina davanti alle scuole superiori e, nel pomeriggio, con un banchetto sotto i portici, in centro a Modena (ore 15.00-19.00), per distribuire volantini e preservativi, per informare sulle modalità di diffusione della malattia e sottolineare il valore della prevenzione. Il volantino riporta anche l’elenco dei consultori della provincia nell’ottica dell’informazione e della prevenzione. Ecco il commento del segretario dei Giovani democratici della città Salvatore Mirabelli e della consigliera comunale Federica Venturelli:

Salvatore Mirabelli – Anche noi come Gd di Modena aderiamo alla campagna nazionale #condonastocondom e ci attiveremo con la presenza davanti alle scuole superiori e nel centro città. La prevenzione delle malattie è la strada maestra che dovrebbe essere insegnata a qualsiasi ragazzo, anche in giovane età. Ad oggi la consapevolezza delle malattie, degli strumenti di prevenzione e dei luoghi che possono dare aiuto è straordinariamente bassa e, quindi, inaccettabile. Noi Gd sentiamo il dovere civico di stare accanto a tutti i giovani di Modena, tenendo alta l’attenzione sul tema, ma anche informando il più possibile su rischi e possibili soluzioni per questo drammatico problema. Sosteniamo, inoltre, l’emendamento presentato dalla nostra parlamentare modenese Giuditta Pini che punta a uniformare tutta Italia ai provvedimenti già in atto in Regione Emilia-Romagna sulla gratuità della contraccezione per gli under 26. La prevenzione è l’unico strumento efficace per tutti, per i giovani in particolare”.

Federica Venturelli – Saremo prima di tutto davanti alle scuole per informare gli studenti. Riteniamo, infatti, che il ruolo degli istituti sia fondamentale per rendere i ragazzi cittadini consapevoli. È necessaria un’adeguata educazione sessuale perché c’è ancora tanto lavoro arretrato: insegnare il rispetto della propria sessualità e di quella degli altri, ricordandoci che la conoscenza è anche prevenzione. Non bisogna abbassare la guardia su questo tema: troppo spesso, si pensa che la fine dell’epidemia sia vicina sebbene non sia così. Secondo il Ministero della Salute, infatti, nel 2017 sono state segnalate 3.443 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 5,7 nuovi casi per 100.000 residenti. Bisogna proseguire sulla strada fino ad ora intrapresa, combattendo lo stigma sociale, la disinformazione e la discriminazione, affinché sia il 1° di dicembre tutto l’anno”.