Fattorini, Sabattini “Inserire Carta Bologna nel Patto per il lavoro”

Dalla Regione

Valutare l’inserimento dei principi stabiliti con la Carta di Bologna nel Patto per il lavoro, di modo che siano validi sull’intero territorio regionale: è quanto chiede il consigliere regionale modenese del Pd Luca Sabattini con una interrogazione che prende le mosse dall’acquisizione di Foodora Italia da parte di Glovo, operazione che impatta sul lavoro dei ciclo-fattorini.

Estendere i principi della Carta di Bologna all’intero territorio regionale inserendoli nel Patto regionale per il lavoro. Questo è il senso di un’interrogazione presentata da Taruffi, Torri, Prodi e che il consigliere regionale Pd Luca Sabattini ha sottoscritto. L’atto pone l’accento sull’acquisizione di Foodora Italia da parte di Glovo e in particolare sui risvolti che quest’operazione potrà avere sui ciclo-fattorini. «Di fatto l’accordo siglato da Glovo con la società tedesca Delivery Hero per l’acquisizione di Foodora non tutela i fattorini ‘uscenti’ – spiega il dem modenese –. Foodora una volta incorporata da Glovo, chiuderà tutti i contratti esistenti con i suoi fattorini e non sarà una prerogativa di Glovo riconvalidare i posti di lavoro. Foodora riconosce i suoi riders come co.co.co., ovvero collaboratori coordinati e continuativi, e prevede delle retribuzioni fisse che non variano in base al rating oltre al versamento di contributi e assicurazione contro gli infortuni, mentre Glovo no. La nostra volontà è quella di essere al fianco dei lavoratori, per questo chiediamo anche una stima precisa di quanti lavoratori in Emilia-Romagna siano impiegati nel settore e quanti tra questi rischino a breve di trovarsi senza alcun tipo di contratto. Lo sviluppo crescente di quella che viene definita “gig economy” e la conseguente diffusione del lavoro alle dipendenze da una piattaforma non può essere considerato marginale. Un allarme che la Regione Emilia-Romagna non può ignorare ed è per questo che occorre valutare l’inserimento, per questi lavoratori, dei principi di tutela minima contenuti nella Carta di Bologna anche all’interno del Patto per il lavoro».