Referendum, Liotti “Un altro impegno elettorale mantenuto”

Modena, slider

Nella serata di giovedì 15 novembre, il Consiglio comunale di Modena ha approvato all’unanimità il nuovo regolamento operativo sullo strumento del referendum. Si trattava di un impegno che il Pd e l’allora candidato sindaco Gian Carlo Muzzarelli avevano preso in campagna elettorale. Ora la democrazia partecipativa a Modena può contare non solo sul referendum consultivo, ma anche sui referendum abrogativo e propositivo. Il commento soddisfatto della consigliera comunale Caterina Liotti che in qualità di presidente della Commissione Affari istituzionali ha seguito l’iter di riforma dello Statuto dall’inizio della Legislatura:

“Un altro impegno preso con gli elettori in campagna elettorale mantenuto. Il via libera del Consiglio comunale al regolamento sui referendum conclude un lungo lavoro iniziato immediatamente dopo il voto. La modifica degli istituti di partecipazione era infatti contenuta nel programma elettorale con cui il candidato sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il Pd si erano presentati alle amministrative del 2014. Come Commissione Affari istituzionali abbiamo già portato all’attenzione del Consiglio comunale la modifica dello Statuto del Comune (aprile 2017) e il regolamento di alcuni istituti di partecipazione come le istanze, le petizioni e le delibere di iniziativa popolare (marzo 2018). Mancava un pezzo fondamentale della riforma: il regolamento del referendum. In passato, di fatto, era possibile per i cittadini agire solo attraverso il referendum consultivo, ora abbiamo attivato anche il referendum abrogativo e quello proposito. Abbiamo abbassato il numero delle firme necessarie per la presentazione e anche il quorum per la loro validità. In questo modo diventa più semplice poter raggiungere l’obiettivo che i presentatori del quesito si propongono. L’approvazione del regolamento all’unanimità è anche il frutto del modo con cui abbiamo deciso di lavorare fin dall’inizio. Si è proceduto, dapprima, con un gruppo di lavoro ristretto, rappresentativo di tutti i gruppi consiliari, che ha intrapreso un proficuo lavoro politico di confronto e mediazione iniziale. Per il Gruppo Pd si è impegnato in questa prima fase il nostro consigliere Antonio Carpentieri, che desidero ringraziare perché è da quegli incontri che poi si è potuto sviluppare il percorso che ha portato oggi alle nuove regole condivise sui referendum. La revisione degli strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa ci era parsa, da subito, necessaria alla luce dei cambiamenti, che già quattro anni fa si andavano evidenziando, nell’intendere e nel considerare la politica e la democrazia rappresentativa. Il nostro obiettivo era proprio quello di cercare di migliorare l’equilibrio tra la democrazia rappresentativa, che trova quindi la sua espressione nel sindaco e nel Consiglio comunale su mandato di tutti i cittadini e le cittadine che li hanno votati, e la democrazia partecipativa, cioè le richieste provenienti dai cittadini durante la Legislatura, una partecipazione che può e deve aggiungere nuovi punti di vista, nuove soluzioni e superare eventuali disaccordi o conflitti. Con questo ultimo passaggio, crediamo quindi di aver portato a conclusione una riforma fondamentale per tutta la comunità”.