Il Pd aderisce al presidio contro il ddl Pillon del 10 novembre

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Il Partito democratico modenese aderisce alla manifestazione contro il disegno di legge Pillon – di revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori – promossa dalle associazioni femminili per sabato 10 novembre, a Modena, in piazza Torre, dalle ore 17.00 alle ore 18.30. Ecco la nota congiunta del segretario provinciale del Pd Davide Fava e della consigliera comunale Caterina Liotti, componente del Direttivo della Conferenza delle democratiche modenesi:

“Un Governo che non rispetta le donne e, soprattutto, i diritti da loro conquistati in anni di battaglie. Lo confermano i dati Inps che testimoniano di una riforma delle pensioni tutta al maschile. Lo conferma il disegno di legge presentato dal senatore Pillon in materia di separazione, divorzio e affido dei minori. Come ha denunciato, con forza, il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina dal palco della grande manifestazione romana di fine settembre, il ddl Pillon catapulta le donne indietro di 50 anni, cancellando le conquiste ottenute con la riforma del diritto di famiglia e la legge sul divorzio. La famiglia che ci ripropone il senatore Pillon è quella indissolubile, con l’uomo che detiene il potere su moglie e figli. Come denunciato anche dal Gruppo consiliare Pd nell’ordine del giorno approvato in Consiglio comunale a Modena, si usano parole come “bi genitorialità” che esprimono valori positivi e condivisibili sulle responsabilità educative di padri e madri per connotare provvedimenti e scelte politiche che vanno oggettivamente nella direzione opposta. Infatti tutto il testo parte dal pregiudizio che le donne siano avvantaggiate rispetto ai padri dall’attuale legislazione nell’affido dei figli, non a caso si introduce il concetto di alienazione parentale che presuppone donne manipolatrici intente a mettere i figli contro il padre. Tutte le misure proposte calpestano i diritti dei minori e del coniuge economicamente più fragile, senza tener conto né delle scelte familiari fatte in precedenza, né di procedure in atto di denunce di violenze familiari. Diciamo no alla mediazione obbligatoria, al mantenimento diretto dei figli, a un piano genitoriale che non tiene conto delle esigenze dei ragazzi. Riteniamo il provvedimento inemendabile: va ritirato! E’ per questo che, sabato prossimo, saremo in piazza Torre, insieme alle associazioni femminili modenesi, per ribadire il nostro no al disegno di legge Pillon. Come Partito democratico ci impegniamo a sostenere e a portare avanti in tutte le sedi istituzionali l’assoluta necessità del ritiro di un disegno di legge deleterio per le famiglie separate”.