Ambiente, Arletti e Mililli “Luci e ombre del #green modenese”

Segreteria

Le responsabili Ambiente delle Segreterie cittadina e provinciale del Pd modenese Simona Arletti e Mariaelena Mililli commentano le ultime graduatorie sui temi ambientali pubblicate da Unioncamere e Sole 24 ore. I punti forti della provincia di Modena sono il verde urbano e la propensione delle imprese a investire in prodotti e tecnologie green. Punti deboli la mobilità e l’aria. Ecco l’analisi di Simona Arletti e Mariaelena Mililli:

“Modena è tra le province italiane con più imprese che investono in prodotti e tecnologie green secondo il report GreenItaly di Unioncamere, un risultato che ci dice che la strada imboccata verso una riconversione dell’economia in ottica di sostenibilità ambientale non significa rinuncia al benessere che le nostre terre hanno da tempo cercato di garantire in modo trasversale a tutti i cittadini. L’Italia risulta primo Paese in Europa per fatturato pro-capite nel settore dello sviluppo dei prodotti basati su processi biologici (come le bioplastiche): siamo tra i Paesi più avanzati in innovazione e sviluppo di tecnologia, cosa che dimostra come il nostro sistema formativo produca “cervelli” capaci di trovare soluzioni nuove ai problemi moderni. L’Italia è prima tra i big dell’UE per ricchezza prodotta per “unità di materia”: 4€ di pil/kg e prima per rifiuti riciclati (il 79% del totale). La green economy in Italia incrocia innovazione, qualità, bellezza e porta nuova competitività alle imprese e al Paese. L’altra indagine nazionale promossa da Legambiente per il Sole24 ore, il 25esimo rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, su dati 2017, si basa su 17 parametri raggruppati in 5 macroaree (aria, acqua, rifiuti, trasporti, ambiente, energia) ed evidenzia luci e ombre per la nostra provincia. Bene la dotazione di verde pubblico che supera il numero di abitanti e ci pone al primo posto a livello nazionale con 108 alberi ogni 100 abitanti, bene il ridotto consumo di acqua potabile, la capacità di depurazione delle acque reflue, cosi come il numero utenti del trasporto pubblico e il numero di km di piste ciclabili equivalenti (17,80 km ogni 100 abitanti), parametri questi dove la provincia di Modena si pone nei primi 20 posti a livello nazionale. Decisamente meno bene i dati sulla qualità dell’aria (pm10 e ossido di azoto), i mq di isole pedonali (0,20 ad abitante), il tasso di motorizzazione con 65auto ogni 100 abitanti e la produzione dei rifiuti, che però va collegata a una provincia economicamente molto attiva (691 kg equivalenti per abitante). A metà classifica invece per l’efficienza energetica sugli immobili della Pubblica amministrazione, per la raccolta differenziata che comunque raggiunge il 62,5% su tutto il territorio provinciale. I dati, insomma, mostrano parametri in cui la nostra provincia è leader nazionale e altri cui siamo ancora in forte difficoltà. Sebbene tutte le classifiche vadano prese con le dovute cautele sono chiari gli assi su cui occorre lavorare per cercare di migliorare le prestazioni ambientali, ovvero la qualità dell’aria che, solo con un numero decisamente più ridotto di automobili circolanti e un investimento forte sul trasporto pubblico, può recuperare competitività verso altri territori e garantire migliore salute ai suoi cittadini”.