Contraccezione, Venturelli e Arletti “Bene la gratuità per i giovani”

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Le consigliere comunali modenesi del Pd Federica Venturelli e Simona Arletti hanno presentato una interrogazione per sottolineare il valore della decisione della Regione Emilia-Romagna di prevedere visite e contraccezione gratuita per i giovani under 26 e le donne adulte disoccupate o non abbienti e per capire come queste nuove norme trovino applicazione in città. Le consigliere chiedono, inoltre, che queste misure siano allargate anche gli studenti e alle studentesse fuori sede della nostra università.

Da quest’anno, la Regione Emilia-Romagna per tutelare la salute sessuale e la responsabilità riproduttiva ha previsto visite e contraccezione gratuita per i giovani under 26, le donne tra i 26 e i 45 anni disoccupate o colpite dalla crisi e i richiedenti asilo. “Si tratta di una scelta lungimirante attuata dalla nostra Regione – spiegano le consigliere comunali modenesi del Pd Federica Venturelli e Simona Arletti – che prende le mosse da alcuni dati preoccupanti, che riguardano soprattutto i giovani. In Italia solo il 16% delle donne usa la pillola (che, tra l’altro, dal 2016 non rientra più tra i farmaci rimborsabili dal Sistema sanitario nazionale). Inoltre il 42% delle ragazze con meno di 25 anni dichiara di non usare alcun contraccettivo durante i primi rapporti sessuali, mentre 4 giovani su 10 non usano più il condom. E, infatti, in tutta Europa oltre il 43% delle gravidanze risulta non pianificato”. Le consigliere Pd Venturelli e Arletti hanno presentato in Consiglio comunale a Modena una interrogazione per capire come queste nuove norme emanate dalla Regione Emilia-Romagna trovino applicazione in città. “Chiediamo all’Amministrazione comunale – confermano Venturelli e Arletti – di conoscere se la rete dei consultori di Modena è attrezzata per distribuire anticoncezionali gratuiti alle minorenni e alle donne più adulte disoccupate o non abbienti e se riesce ad intercettare i destinatari di queste misure per far conoscere che esiste questa opportunità, in modo anche da superare le eventuali rigidità culturali delle famiglie di origine”. Le consigliere Pd chiedono, inoltre, di conoscere “quali azioni verranno messe in campo dall’Ausl su preservazione della fertilità e promozione della salute sessuale, relazionale e riproduttiva degli adolescenti e dei giovani adulti”. Viene, infine, proposto di allargare la contraccezione gratuita anche agli studenti e alle studentesse fuori sede che frequentano la nostra università: “Si potrebbe farlo – concludono Venturelli e Arletti – eventualmente coinvolgendo l’università, le aziende Usl e i servizi consultoriali del territorio”.