Kyenge “Il decreto Salvini lede il rispetto dei diritti umani”

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“Il dl Salvini configura un Paese incattivito e impaurito, incapace di affrontare razionalmente le questioni legate alla sicurezza, associando a questo tema un capro espiatorio anziché soluzioni concrete ed efficaci”: è il commento dell’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge sul c.d. “Dl Sicurezza”.

«Il cosiddetto “Decreto Salvini”, adottato all’unanimità ieri dal Consiglio dei ministri, conferma di fatto la visione strumentale che ha il Governo italiano sul tema della migrazione. Nel solco delle peggiori politiche delle destre italiane, questo decreto infatti insiste sull’associazione distorta tra sicurezza e immigrazione, diffondendo l’idea che i richiedenti asilo compromettano la sicurezza del Paese. E questo è profondamente falso». È con queste parole che Cécile Kyenge, europarlamentare del Partito Democratico, anticipa alcune delle criticità del discusso decreto legge. «Se andiamo oltre le questioni propagandistiche, comunque molto gravi, dobbiamo prendere atto del fatto che il testo di legge in questione limita fortemente l’esercizio del diritto di asilo. Restringendo al minimo i casi in cui si potranno riconoscere la protezione umanitaria ad una persona, si crea di fatto una condizione per avere più irregolari sul territorio» afferma Kyenge. “Questa visione punitiva dello Stato italiano nei confronti del migrante è la ricetta politica della destra che anche in questa occasione se la prende con i più deboli, divenuti sempre più la loro merce politica”. Il Decreto Salvini impoverisce pesantemente anche il sistema SPRAR, autentico baluardo delle politiche di accoglienza, integrazione e inclusione sociale realizzate nel concreto dagli enti locali, che ora sarà accessibile solo ai titolari di protezione internazionale e ai minori stranieri non accompagnati. Viene raddoppiata la durata del trattenimento nei Centri per il Rimpatrio, così che le persone possano essere trattenute nei CPR fino a sei mesi. “Mi meraviglio del fatto che il decreto legge sia stato approvato all’unanimità al CDM, quindi con l’assenso del Movimento 5 Stelle. Questa scelta fa del M5S un partito politico orientato a destra che sui temi della migrazione ha scelto di seguire la strategia strumentale della Lega. Ne sono molto delusa”. L’europarlamentare confida nelle modifiche di Camera e Senato, dove il decreto approderà tra pochi giorni per la discussione, e nel presidente della Repubblica: «Il dl Salvini configura un Paese incattivito e impaurito, incapace di affrontare razionalmente le questioni legate alla sicurezza, associando a questo tema un capro espiatorio anziché soluzioni concrete ed efficaci. Confido nella discussione parlamentare: è lì che il Partito democratico e le altre forze progressiste devono opporsi fortemente per smontare queste proposte che ledono subdolamente i diritti fondamentali delle persone. E auspico anche un veto del presidente Mattarella. Le idee di Salvini sono incostituzionali, e non fanno il bene dell’Italia».