80esimo leggi razziali, Gruppo Pd “Modena dice no al razzismo!”

Modena

Il Gruppo consiliare del Pd modenese, insieme al Gruppo di Art.1-Mdp/Per me Modena, ha presentato un ordine del giorno che, richiamandosi all’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali, invita l’Amministrazione locale e il Governo nazionale a contrastare, con forza, i risorgenti episodi di odio razziale e discriminazione.

Modena, città che dice no al razzismo. Il Gruppo consiliare del Partito democratico del Comune di Modena ha depositato un ordine del giorno, a prima firma della consigliera Simona Arletti, messo a punto insieme al Gruppo consiliare Art.1-Mdp/Per me Modena, che, prendendo le mosse dall’80esimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali, in epoca fascista, invita l’Amministrazione locale e il Governo nazionale a contrastare i risorgenti fenomeni di odio razziale e discriminazione. “Purtroppo quest’estate – spiega Simona Arletti – in diverse parti del Paese, si sono verificati episodi di aggressioni ai danni di migranti o di persone di origine straniera che testimoniano dell’affermarsi, di nuovo, di posizioni culturali di stampo razzista. Tanto che la commissaria Onu per i diritti umani Bachelet ha annunciato che invierà un team ispettivo nel nostro Paese sulla base proprio di quanto accaduto. E’ necessario, quindi, prevedere azioni, sia a livello locale che a livello nazionale, per arginare un fenomeno che pensavamo di esserci lasciati alle spalle con la cancellazione del regime fascista”. Nell’ordine del giorno si invita l’Amministrazione cittadina ad aderire al programma delle Città interculturali del Consiglio D’Europa dell’Unione europea, impegnate a costruire, nei rispettivi territori, un modello di convivenza basato sull’integrazione tra persone di diverso retroterra etnico, religioso e linguistico. Si invitano, inoltre, Governo e Parlamento a non sottovalutare gli episodi che si sono verificati, a impartire direttive alle autorità di pubblica sicurezza in modo che contrastino, con forza, questi fenomeni e lavorino per perseguire i responsabili. Si suggerisce, inoltre, all’Esecutivo di soppesare le ricadute di eventuali modifiche alle normative sul permesso di soggiorno temporaneo e di carattere culturale, i cui reali contenuti sono, comunque, ancora tutti da precisare da parte dell’attuale maggioranza gialloverde. “Ha ragione il presidente Mattarella – conclude Simona Arletti – quando, in occasione degli 80 anni del “manifesto della razza” ha ricordato come “il veleno del razzismo continua a insinuarsi nelle fratture della società e in quelle tra i popoli. Crea barriere e allarga le divisioni. Compito di ogni civiltà è evitare che si rigenerino”.