Fonderie, De Lillo “Urgente verifica sulla composizione delle lastre!”

Modena, slider

Il percorso per la delocalizzazione dell’impresa, le azioni per la mitigazione degli odori e il recente distacco di lastre dalla copertura del tetto delle Fonderie del Quartiere Madonnina sono al centro di una nuova interrogazione urgente che il consigliere comunale Pd Carmelo De Lillo ha appena presentato in Consiglio comunale a Modena.

Le Fonderie cooperative del Quartiere Madonnina sono di nuovo al centro della cronaca locale e il consigliere comunale del Pd Carmelo De Lillo, come già in passato, ha presentato una nuova interrogazione urgente al sindaco e all’assessore competente per conoscere il grado di applicazione del protocollo d’intesa siglato tra le parti, alla luce delle novità che si sono susseguite in queste settimane. In particolare, sono tutte da capire le conseguenze dell’annuncio, fatto ai primi di agosto, da parte della proprietà che ha parlato, in relazione al nuovo stabilimento delocalizzato, di una modifica dell’attività tradizionalmente svolta, ma anche le ricadute della denuncia da parte di un gruppo di residenti del distacco, durante un recente forte temporale, di lastre di copertura dal tetto che avrebbero raggiunto la zona delle abitazioni. “Questa Amministrazione ha da subito seguito direttamente e con costanza l’intera vicenda – spiega De Lillo – con l’obiettivo primario della salvaguardia della salute pubblica, ma anche, naturalmente, preoccupata delle ricadute occupazionali dello spostamento di un’impresa storicamente insediata sul nostro territorio. Alla luce delle recenti novità, come Partito democratico ci facciamo interpreti delle domande e dei dubbi che i cittadini si stanno ponendo”. De Lillo chiede, infatti, aggiornamenti sullo stato di attuazione del protocollo, in particolare per quanto riguarda le opere di mitigazione delle emissioni odorose e i controlli periodici della qualità dell’aria, sul merito del nuovo progetto annunciato dalla proprietà e sulla conferma della chiusura dell’attuale stabilimento nel gennaio 2022, e, infine, sui progetti che l’Amministrazione sta studiando per la bonifica e il futuro utilizzo dell’area di via Zarlati, una volta dismesse la produzione e le lavorazioni attuali. “Preoccupazione – aggiunge De Lillo – ha anche destato la notizia che, durante un recente temporale, le forti raffiche di vento avrebbero divelto lastre dalla copertura trasportandole nei pressi delle abitazioni. Da chiarire, e chiediamo per questo che l’Amministrazione si attivi, di che materiale siano composte le lastre staccatesi e se, sullo specifico punto, la proprietà abbia previsto interventi di ripristino, in linea con la normativa vigente”.