Scuola, Pd “Il ministro faccia chiarezza su troppe scelte contraddittorie”

Segreteria

Le responsabili Scuola delle Segreterie provinciale e cittadina del Pd modenese Manuela Ghizzoni e Grazia Baracchi constatano che la scuola non inizia nei migliori dei modi e invitano il ministro Bussetti, che da ex dirigente scolastico conosce l’importanza di avere istituti a regime fin dal primo giorno, a fare chiarezza su troppe scelte e dichiarazioni contraddittorie. Ecco il loro commento:

“Desideriamo, innanzitutto, augurare un buon anno scolastico agli studenti, alle loro famiglie e a tutto il personale delle scuole: dal loro buon lavoro dipende molto del futuro benessere del nostro Paese. Dobbiamo, però, constatare che l’anno scolastico non parte nel migliore dei modi. Le ragioni sono diverse e molte scelte possono essere imputate direttamente al Ministero dell’Istruzione. Il Miur ha prorogato i termini per l’aggiornamento delle graduatorie, che sono quindi pubblicate in ritardo rispetto allo scorso anno. Questa scelta sta naturalmente ingenerando molte incertezze nei supplenti, un superlavoro per le segreterie che saranno costrette a ripetere le convocazioni a inizio di ottobre, oltre a grande preoccupazione nelle famiglie poiché al suono della prima campanella non tutte le cattedre saranno assegnate e per molte si avranno avvicendamenti di supplenti. In altre parole non si riuscirà a garantire la continuità didattica per gli studenti, snodo fondamentale per poter svolgere al meglio il piano di studi e di attività programmati. Tra le incertezze dobbiamo anche annoverare le continue giravolte sull’obbligo vaccinale: motivo di preoccupazione per i genitori soprattutto dei bambini più fragili, ha comportato anche ispezioni dei Nas nelle segreterie scolastiche. E anche in questo caso, oltre naturalmente a una contraddittoria informazione su un tema fondamentale come la salute pubblica, si è aggiunto un nuovo carico di lavoro per le segreterie scolastiche. A ciò dobbiamo aggiungere anche i continui annunci sulle modifiche all’Invalsi, sulla formazione iniziale dei docenti e sulle modalità di accesso alla professione, fino all’alternanza scuola lavoro: tutte dichiarazioni da titolo sul giornale, ma che non si sono ancora trasformate in un atto concreto con cui chi lavora e vive la scuola possa confrontarsi. Chiediamo quindi al ministro Bussetti di dare certezze alle scuole, ai docenti e alle famiglie, poiché in qualità di ex dirigente scolastico conosce l’importanza di un avvio dell’anno scolastico ordinato e sereno, mentre quello che si apprestano a vivere le scuole dell’Emilia-Romagna è all’insegna del dubbio e dell’incertezza”.