Kyenge “Basta demonizzare ONG, ripristinare attività Sea Watch”

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L’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge interviene in prima persona sul caso del sequestro della nave “Sea Watch” da parte del governo maltese, che dura dallo scorso 2 luglio. Un blocco forzato che la deputata europea ha potuto verificare con una visita a bordo.

“La demonizzazione delle ONG deve cessare subito, perché pregiudica le attività volontarie di salvataggio delle persone in difficoltà nel Mediterraneo e mette a rischio i diritti umani” – questa è l’esortazione di Cècile Kyenge, che lunedì 20 agosto ha fatto visita all’equipaggio della nave Sea Watch, fermo al porto di Malta da quasi due mesi.

L’eurodeputata del Partito democratico da sempre si impegna per tutelare l’impegno civile nel soccorso in mare. Al termine della visita ha voluto ribadire il suo pensiero: “La nave di Sea Watch e le altre navi delle Organizzazioni Non Governative si impegnano quotidianamente per sopperire alle lacune dei governi nazionali europei, che da qualche mese danno prova di irresponsabilità e colpevole attendismo. È necessario dire con forza che l’azione delle ONG è fondamentale per la sicurezza e la salvezza di migliaia di migranti che attraversano il Mediterraneo in condizioni di enorme difficoltà: il mestiere delle ONG è quello di salvare la vita alle persone, agendo in sussidiarietà rispetto alle inadempienze dei governi europei, alla mercé dei populismi sovranisti e xenofobi. Qualcuno vuole per forza impedire l’attività solidaristica delle ONG?”.

Sul caso specifico di Sea Watch, Kyenge condanna il governo maltese “colpevole di perpetuare il blocco della nave umanitaria, mediante pretestuose accuse e con gravi ripercussioni sulla attività di salvataggio delle persone” – e il governo italiano, “che da mesi gioca sporco, demonizzando le ONG”. “Se Sea Watch e le altre navi umanitarie non possono salpare – ha continuato Kyenge – diminuiscono le opportunità per salvare i migranti in difficoltà, in questo periodo estivo di elevato flusso. Non possiamo permettere che una decisione così ideologica metta a rischio la vita delle persone: è da irresponsabili pure l’atteggiamento degli esponenti dell’attuale governo italiano che in questa situazione continuano ad alimentare il clima d’odio verso l’attività solidale delle Organizzazioni Non Governative”.