La responsabile Scuola e Università della Segreteria provinciale del Pd Manuela Ghizzoni rileva come nel discorso programmatico del nuovo presidente del Consiglio Conte la scuola e la formazione non siano neppure state menzionate. Ecco la sua dichiarazione:

“Un lungo discorso, quello del presidente Conte, generico e infarcito di petizioni di principio come d’abitudine accade per le linee programmatiche, ma anche di omissioni, che pesano però quanto le parole. Il silenzio assoluto e assordante sul grande tema della formazione, declinato in politiche per la scuola e l’università, è molto esplicito: per dirla con le parole del presidente stesso, non si tratta di un “tema rilevante”, e quindi non merita di essere illustrato in dettaglio tra gli obiettivi a fondamento dell’azione di governo. Che dire, se il “governo del cambiamento” si vede dal mattino, il giorno della formazione potrebbe essere un lungo crepuscolo. Non dimentichiamo gli approfondimenti che il cosiddetto “contratto” prevede su scuola e università (peraltro anche in questo caso caratterizzati dalla genericità degli obiettivi e soprattutto degli interventi), ma è lecito domandarsi, dopo il silenzio odierno, di quale agibilità godrà in seno al Consiglio dei ministri il ministro Bussetti – al quale va il nostro sincero augurio di buon lavoro – per conquistare attenzione e risorse alle proprie iniziative se il premier stesso non le ha poste tra le questioni rilevanti da affrontare. Nell’attesa dei fatti, resta l’amarezza per il silenzio”.