Adozioni internazionali, Pacchioni “In aiuto delle famiglie”

Modena

Il Gruppo consiliare del Partito democratico modenese ha presentato un ordine del giorno in cui si chiede il massimo impegno per sostenere le famiglie che intraprendono il difficile e delicato percorso delle adozioni internazionali. La consigliera comunale Chiara Pacchioni, prima firmataria dell’ordine del giorno, è intervenuta in Aula per spiegare cosa può essere fatto a livello locale. Ecco la sua dichiarazione:

“Ci sono questioni che attengono al rapporto tra Stati su cui, dal livello locale, possiamo incidere in maniera molto relativa, ma ce ne sono altre in cui l’Ente locale può intervenire direttamente per sostenere, in maniera concreta, la scelta delle famiglie che hanno deciso di intraprendere il percorso delle adozioni internazionali. Gli aspiranti genitori, che – non dimentichiamo – accettano un percorso difficile e selettivo di osservazione, controllo e verifica sulla propria situazione personale, familiare e sanitaria, lamentano, comunque, procedure burocratiche tortuose e spesso ripetitive: sarebbe buona cosa se potessero contare, ad esempio, su un sistema di collegamento tra i diversi uffici comunali che li agevolino nell’ottenere la documentazione necessaria, il primo anello di congiunzione con cui avvicinano il bambino che verrà loro affidato. Attualmente una famiglia aspetta, in media, tre anni, prima di poter concludere il percorso di adozione internazionale. Le irregolarità amministrative riscontare hanno paralizzato, fino a pochi mesi fa, il lavoro della Commissione internazionale per le adozioni. Questo, associato agli stop alle adozioni internazionali decisi da alcuni paesi africani (dopo il Congo, anche l’Etiopia, a gennaio, ha adottato un’analoga risoluzione), grava ulteriormente su un iter già di per sé complesso. Tra i tanti problemi, poi, spesso c’è anche quello economico: condividiamo la preoccupazione sui costi delle adozioni internazionali, intorno ai 20.000 euro quando non di più, e per questo riteniamo che non possano essere ulteriormente procrastinati i rimborsi alle famiglie che hanno adottato negli anni scorsi. Su tutti questi aspetti, chiamiamo in causa i parlamentari modenesi e il prossimo Governo, ma, come detto, anche l’Ente Locale svolge compiti molto importanti, a partire da quelli di informare la cittadinanza e incoraggiarla verso le diverse forme di solidarietà ai minori in difficoltà, come il sostegno a distanza, fino al supporto alle famiglie adottive in stretta collaborazione con i servizi socio-sanitari, educativi e scolastici ai quali devono essere garantite adeguate risorse e preparazione professionale. Bisogna lavorare sulla formazione pre-adottiva, ma le famiglie non devono essere lasciate sole nemmeno nel post-adozione, in particolare se si tratta di bambini con bisogni speciali, o comunque se esistono difficoltà oggettive, in modo da contrastare il rischio di fallimento adottivo che peraltro attualmente risulta irrisorio (la media si attesta attorno al 3%). Come Partito democratico continueremo a garantire il nostro impegno su questo fronte, al fianco dei bambini soli e delle famiglie che desiderano dal loro una casa e un futuro”.