Gioco, Carpentieri “Grazie alla legge regionale, il Comune vigila”

Modena, slider

La sala scommesse di viale Gramsci, in quanto tale, non potrà riaprire: lo ha confermato oggi, in Consiglio comunale, l’assessore Bosi rispondendo a una interrogazione del consigliere comunale e responsabile Sicurezza nella Segreteria cittadina del Pd Antonio Carpentieri. Una norma regionale, recepita dal Comune di Modena, impedisce l’apertura di attività legate al gioco d’azzardo e alle scommesse nelle vicinanze di luoghi sensibili, come scuole e parrocchie.

Se da negozio di telefonia e internet point dovesse tornare a trasformarsi in una sala scommessa, l’attività commerciale verrebbe immediatamente chiusa: è questo il senso della risposta che l’assessore Bosi ha fornito alla interrogazione, presentata dal consigliere comunale e responsabile Sicurezza nella Segreteria cittadina del Pd Antonio Carpentieri, sulla imminente riapertura in viale Gramsci, a Modena, di quella che, fino a un anno fa, era una sala scommesse, poi chiusa perché mancante di qualsiasi autorizzazione. Da allora, infatti, è intervenuta una norma regionale che prescrive in maniera molto restrittiva la possibile localizzazione di attività di gioco e sale scommesse: non possono essere aperte a meno di 500 metri da luoghi considerati sensibili. “Nella mia interrogazione – spiega Antonio Carpentieri – mi ero fatto portavoce delle preoccupazioni dei cittadini e dei Comitati della zona di viale Gramsci. Le attività di gioco d’azzardo e scommesse costituiscono un problema sociale particolarmente sentito. Quell’esercizio di viale Gramsci era già stato chiuso un anno fa dopo controlli da parte della Questura perché mancava delle autorizzazioni necessarie. Ora riapre, apparentemente come Internet point. Volevamo essere sicuri che non si trasformi di nuovo in una sala scommesse, visto che nelle vicinanze ci sono ben due asili e una parrocchia”. In effetti, nella sua risposta alla interrogazione l’assessore Bosi ha confermato come la richiesta di avvio di una nuova attività riguardi la telefonia, ma anche che, dopo controlli della polizia municipale, è stato verificato che sussistono le condizioni tecniche affinché in breve tempo possa di nuovo trasformarsi in una sala scommesse. “Cosa che però non potrà accadere – aggiunge Carpentieri – perché, come ci ha confermato l’assessore, la nuova legge regionale e il regolamento applicativo deciso a dicembre dal Comune di Modena ne prevedono, del caso, l’immediata chiusura. Siamo molto soddisfatti da questa risposta – conclude Carpentieri – e dal lavoro legislativo portato avanti da Regione e Comune su di un tema così delicato. Ancora una volta si dimostra che l’impegno congiunto di cittadini e istituzioni è fondamentale per la tutela della legalità”.