Case famiglia, Fasano “Migliore assistenza col nuovo regolamento”

Modena

Il consigliere comunale Tommaso Fasano, responsabile delle Politiche sociali e Welfare nella Segreteria cittadina del Pd, commenta positivamente l’approvazione, in Consiglio comunale a Modena, del nuovo regolamento per la disciplina delle Case famiglia per anziani e disabili adulti. “Costruire un’offerta di interventi più graduata e regolamentata – spiega Fasano – non può che andare a beneficio delle famiglie, degli operatori e di tutta la comunità nel suo complesso “. Ecco la sua dichiarazione:

“Attraverso il nuovo regolamento per la disciplina delle Case Famiglia per anziani e disabili adulti, l’Amministrazione comunale di Modena decide di integrare le normative regionali e nazionali a tutela dei disabili adulti e delle loro famiglie, disciplinando le attività di vigilanza e controllo sull’operato di questi servizi. Questa decisione consiste, di fatto, nella regolamentazione di una serie di servizi che in passato erano lasciati alla libera iniziativa dei privati. È ragionevole supporre che tale regolamentazione andrà a beneficio delle famiglie più bisognose, che potranno usufruire di una serie di servizi ben definiti e riceveranno l’assistenza di personale qualificato, e degli stessi operatori, a cui dovranno essere assicurate specifiche garanzie in termini di contrattazione, sicurezza e condizioni di lavoro. Nel contesto complessivo del welfare locale, questo regolamento si posiziona su un gradino successivo rispetto all’assistenza domiciliare e al sostegno fornito alle famiglie con assistenti familiari tramite il progetto “AModo”, in un insieme di servizi a bassa intensità assistenziale che cercano di coprire tutte quelle situazioni in cui non sia ancora necessaria l’assistenza in strutture residenziali o semiresidenziali. Costruire un’offerta di interventi più graduata e regolamentata non può che andare a beneficio delle famiglie, degli operatori e di tutta la comunità nel suo complesso: i cittadini ricevono servizi il più possibile adeguati alle loro effettive necessità, mentre la presenza di regole ben definite garantisce equità nell’accesso, nelle prestazioni e nelle condizioni di lavoro. L’auspicio è che questo approccio si dimostri più funzionale alle complesse esigenze delle famiglie, e che diventi sempre più il riferimento per le politiche di welfare a livello locale nell’ottica di individuare nuove soluzioni che rappresentino le risposte più corrette ad una serie di bisogni ben definiti”.