Trasformazione urbana, Lenzini “Il comparto Vaciglio sia laboratorio”

Modena

Il consigliere comunale e responsabile Trasformazione urbana e Smart city della Segreteria cittadina del Pd modenese Diego Lenzini fa il punto sui progetti per il comparto Vaciglio e più in generale sulla programmazione urbana dopo l’incontro con il professor Manfredi in Commissione consiliare a Modena. Ecco il suo commento:

“La Commissione di martedì con la ‘lezione’ del professor Manfredi ha confermato le valutazioni che gli uffici comunali avevano già fatto sulla possibile revoca degli atti riguardanti il comparto di Vaciglio, in particolare della Variante del 2008. Di fatto non sussistono le condizioni per un annullamento, ma solo per una revoca ‘politica’ con l’unico appiglio del mutato interesse pubblico legato all’entrata in vigore della nuova legge regionale sull’urbanistica, che però esclude le convenzioni in essere aprendo quindi ampie possibilità per un ricorso. Lo scenario in caso di revoca prevede quindi un indennizzo certo sul danno emergente che, comunque lo si calcoli, avrebbe valori milionari oltre a un probabile risarcimento sul lucro cessante di importo anche maggiore, qualora i privati vincessero il ricorso. Parliamo di oneri per la collettività e di un possibile intervento della Corte dei Conti per danno erariale. A questo punto se abbiamo energie e risorse da spendere, meglio utilizzarle per migliorare ulteriormente l’inserimento urbanistico del comparto, lavorando sul progetto del bosco urbano e sulla mobilità dell’area. Noi del gruppo del Pd lo vogliamo fare insieme agli altri gruppi consiliari, ai residenti e ai comitati. Ciò che abbiamo imparato dalla commissione, però, ci sarà molto utile per le decisioni che dovremo prendere rispetto a ciò uscirà dal percorso avviato con la delibera di sospensione e ricognizione delle previsioni urbanistiche che rappresenta la prima opportunità, azione forte nella direzione della riduzione delle previsioni urbanistiche e quindi del non consumo di suolo. Tutto questo non deve togliere l’attenzione dall’obiettivo di un saldo zero ‘sostenibile’ anche e soprattutto da un punto di vista sociale, che è senza dubbio quello di una rigenerazione che conviene rispetto a un costruire in espansione.
Con la consapevolezza che le politiche locali da sole non possono ambire a questo tipo di risultato in maniera strutturale, è ferma intenzione del Partito democratico e dell’Amministrazione mettere in campo quanto possibile, quantomeno per andare in questa direzione, sapendo che è una partita da giocare con tutta la città a partire da quei soggetti attuatori che devono cambiare il loro approccio verso il costruire diventando nuovi interpreti di una città che deve crescere ma senza consumare suolo.
Il lavoro da fare sul comparto “Morane-Vaciglio”, quindi, può diventare utile anche in prospettiva. In questi anni quel progetto è stato modificato, riducendo gli alloggi edificabili, aumentando la qualità della progettazione e soprattutto inserendo la grande novità del bosco urbano, ora invitiamo tutti a impegnarci con noi per cercare ulteriori margini di miglioramento. Facciamolo insieme a partire dal riconoscimento e dalla promozione dell’intervento di abitare sociale. Da qui, da questo laboratorio, può partire un proficuo confronto per quello che poi dovremo fare di tutti gli interventi che andremo a “sospendere”, togliendoli dalla programmazione, e per la redazione del nuovo PUG”.