Elezioni, il Pd modenese promuove un percorso di consultazione

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La Direzione provinciale del Pd modenese, riunitasi la sera di mercoledì 10 gennaio, ha approvato all’unanimità un percorso di consultazione che porterà il partito modenese a contribuire con linee di indirizzo programmatico e una rosa di proposte alle scelte che competono alle Direzioni regionale e nazionale in vista delle elezioni politiche.

Il Partito democratico modenese porterà un proprio specifico contributo sia in termini di proposte di programma sia in termini di rosa di possibili future candidature al lavoro di sintesi che stanno svolgendo, in queste settimane, il Partito regionale e quello nazionale in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Lo ha deciso, con voto unanime, la Direzione provinciale del Pd modenese che si è riunita, la sera di mercoledì 10 gennaio, a Palazzo Europa. “Il percorso approvato dalla Direzione su proposta della Segreteria – spiega il segretario provinciale Pd Davide Fava – ha l’obiettivo di portare un contributo alla costruzione dell’offerta politica del Partito democratico modenese. In particolare il percorso, coinvolgendo i Circoli e gli iscritti del partito, vuole produrre un contributo programmatico e una rosa di proposte, pur nella consapevolezza che la doverosa sintesi compete, per statuto, alla Direzione nazionale. Siamo, comunque, sicuri che questo percorso consentirà al Pd di Modena di rappresentare se stesso e i suoi valori e di contribuire al risultato positivo delle prossime elezioni politiche”. Il documento partirà dai risultati raggiunti in questi cinque anni di governo per arrivare ad alcuni indirizzi programmatici secondo il punto di vista modenese. Verrà, inoltre, elaborata una rosa di proposte di nominativi, non un elenco esaustivo, ma un gruppo di persone che Modena riconosce come potenziali suoi rappresentanti. La rosa verrà costruita tenendo presente alcuni criteri predefiniti che andranno a integrare quelli che verranno decisi dalla Direzione nazionale del prossimo 16 gennaio: la parità di genere; la rappresentatività, autorevolezza e credibilità dei candidati; la capacità di rappresentare le diverse sensibilità del partito; il principio del merito e la possibilità di ricandidare gli uscenti, con meno di 15 anni di anzianità parlamentare, in caso di loro disponibilità. Una volta ottenuta la nuova approvazione da parte della Direzione, i Circoli avranno alcuni giorni per riunire le proprie Assemblee e discutere le proposte. Al termine di ogni Assemblea sarà redatto un verbale che verrà poi inviato alla Segreteria provinciale. A quest’ultimo organismo, quindi, competerà il compito di fare sintesi. “Avevamo detto che la nostra proposta avrebbe dovuto essere rappresentativa del nostro territorio – conclude Davide Fava – ecco un percorso che consentirà a iscritti, elettori e organismi locali di dare il proprio concreto contributo alla costruzione dell’offerta del Pd”.