Coop spurie, Sabattini “Bene l’istituzione di una Commissione di studio”

Dalla Regione

“Bene l’istituzione della Commissione di studio al fine di analizzare il fenomeno e la diffusione delle cooperative spurie nelle diverse filiere per debellarlo dal nostro territorio”: è il commento del consigliere regionale modenese del Pd Luca Sabattini dopo che l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato l’istituzione della Commissione. Ecco la sua dichiarazione:

“Come Pd riteniamo che l’istituzione della “Commissione speciale di ricerca e di studio sul tema delle cooperative cosiddette spurie o fittizie, al fine di conoscere genesi, diffusione ed articolazione del fenomeno, e di avere indicazioni rispetto gli strumenti da utilizzare per impedirne lo sviluppo, l’attività, l’esistenza” ci possa condurre dalla fase di denuncia del problema a quella della ricerca di una soluzione efficace e definitiva. Uno strumento di analisi che si inserisce all’interno delle azioni che a tutti i livelli si stanno compiendo come ad esempio, a livello nazionale, l’emendamento alla Legge di bilancio presentato, tra gli altri, dal deputato modenese del Pd Davide Baruffi, e che introduce controlli e misure severe per contrastare la cooperazione spuria. Come ho avuto già modo di sottolineare davanti a tutti i soggetti interessati al caso Castelfrigo raccolti in Audizione in Regione, il fenomeno delle cooperative spurie ci richiama tutti ad un atto di responsabilità per non compromettere un distretto economico importante come quello delle lavorazioni delle carni di grande qualità che ha bisogno di ripensare alcuni elementi del proprio modello produttivo. Per questo occorre condividere e sostenere a pieno l’iniziativa del sindaco di Castelnuovo Massimo Paradisi, che attraverso una lettera aperta si è posto con determinatezza dalla parte di chi cerca una soluzione concreta. Ritengo quindi che l’approvazione dell’avvio dei lavori di questa Commissione, possa essere una opportunità per approfondire e trovare le strategie di contrasto a fenomeni di illegalità, condizione in rinunciabile per parlare di vera qualità del prodotto”.