Froneri, Cécile Kyenge ha incontrato a Parma i lavoratori

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Dopo aver presentato un’interrogazione alla Commissione europea, l’europarlamentare modenese del Pd Cècile Kyenge si è recata a Parma per parlare con i lavoratori in procedura di licenziamento della Froneri Italy.

“Dopo aver conosciuto negli ultimi dieci anni gli effetti di un modello economico privo di regole, la responsabilità sociale di un’impresa è diventata per tutti noi un elemento fondamentale nel tessuto economico europeo”, lo ha dichiarato Cécile Kyenge, europarlamentare Pd, dopo aver fatto visita ai lavoratori della Froneri Italy di Parma, per i quali è in corso una procedura di licenziamento collettivo e una vertenza con la proprietà. “Ho depositato nei giorni scorsi, insieme ai colleghi della delegazione Pd al Parlamento europeo, un’interrogazione alla Commissione, chiedendo di intervenire se vi fossero comportamenti contrari alla direttiva 2002/14/CE sull’informazione ai lavoratori. Ma soprattutto abbiamo chiesto che la Froneri, come tutte le multinazionali, adotti un comportamento compatibile proprio con i principi di responsabilità sociale dell’impresa. Perché dietro ad ogni operazione finanziaria non bisogna dimenticare le persone. In questo caso i lavoratori, le loro famiglie e un’intera comunità”. “La protesta a Parma si sta svolgendo secondo uno spirito di profonda solidarietà tra i lavoratori, cercando un dialogo che ad oggi la multinazionale non ha mostrato di voler aprire”, sottolinea Kyenge.
Nell’ottobre 2016 la multinazionale Nestlé con il fondo Pai Partners ha dato vita a ad una società in Italia denominata Froneri Italy Srl. Il 27 settembre 2017 l’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 120 lavoratori, di cui 112 a Parma. Sempre a Parma, sono coinvolti da procedure di licenziamento 80 lavoratori stagionali e 50 lavoratori dell’indotto. Tagli per altri 850 posti sono inoltre previsti in tutta Europa. “Non possiamo più accettare un comportamento predatorio da parte delle multinazionali nei confronti dei lavoratori. Nonostante la Froneri non si trovasse in uno stato di crisi, si è proceduto comunque ai licenziamenti, senza che fosse presa in considerazione nessuna alternativa. Il nostro impegno va verso la comunità dei lavoratori, chiedendo alla proprietà di riaprire il tavolo del confronto”.