Scuola, Baracchi “Inclusiva e garante del diritto all’istruzione per tutti”

Modena

Il Gruppo Pd del Consiglio comunale di Modena, insieme al Gruppo di Mdp, ha depositato oggi un ordine del giorno – a prima firma della consigliera comunale Grazia Baracchi – che delinea azioni e progetti affinché il sistema scolastico ed educativo sia effettivamente inclusivo e in grado di garantire il diritto all’istruzione per tutti e condizioni di serena vivibilità della scuola, contro ogni forma di discriminazione etnica, religiosa o sociale.

I processi migratori globali hanno modificato la demografia scolastica e la presenza di bambini e ragazzi con una storia, diretta o familiare, di migrazione è un fatto ormai strutturale. Da questa realtà prende le mosse l’ordine del giorno, depositato oggi dal Gruppo del Partito democratico in Consiglio comunale a Modena, insieme al Gruppo di Mdp, per provare a delineare quelle che sono le azioni e i progetti da mettere in campo affinché il sistema scolastico ed educativo sia non discriminante, inclusivo, capace di garantire e rafforzare il diritto all’istruzione per tutti. Perno del sistema è una adeguata conoscenza della lingua e della cultura italiana. Questo è, infatti, il primo criterio addotto dalle scuole che chiedono la deroga al limite del 30% di studenti con cittadinanza non italiana, oltre ai criteri della continuità didattica legata alla strutturazione in istituti comprensivi e la presenza di risorse professionali e tecniche che permettono di sostenere il processo di apprendimento. “Le scuole devono continuare ad essere laboratori di convivenza e di nuova cittadinanza – conferma a nome del Gruppo Pd la consigliera Grazia Baracchi, prima firmataria dell’odg – La nostra priorità sono i ragazzi che hanno diritto a una formazione di qualità e a condizioni di piena e serena vivibilità degli istituti scolastici, contro ogni forma di discriminazione su basi etniche, religiose o sociali. Nel contempo esprimiamo pieno sostengo al personale scolastico tutto a cui spetta il compito, nella complessità quotidiana, di portare avanti l’idea di una scuola aperta, presidio di socialità e di cultura”. Quali, quindi, le azioni che l’Amministrazione dovrebbe attuare per conseguire questi obiettivi? Il monitoraggio, anno per anno, delle iscrizioni e degli stradari utilizzati come riferimento; la predisposizione di linee guida condivise tra le scuole primarie degli istituti comprensivi per le iscrizioni degli alunni in corso d’anno; la verifica e il rafforzamento, ove necessario, di personale specializzato nell’apprendimento linguistico e nella mediazione linguistico-culturale; il monitoraggio della partecipazione dei docenti ai percorsi formativi previsti in modo che alle risorse investite corrisponda una ricaduta diffusa nelle scuole; il sostegno alle autonomie scolastiche nella elaborazione dei pof, i piani dell’offerta formativa; la sollecitazione al Governo a garantire la stabilità dei dirigenti scolastici, condizione primaria per rendere operativa l’autonomia scolastica; e, infine, la predisposizione, insieme agli istituti comprensivi, di iniziative a forte coinvolgimento delle famiglie straniere nella vita della scuola. “L’auspicio – conclude Grazia Baracchi – è che si arrivi presto anche alla riforma della cittadinanza, provvedimento che farebbe finalmente chiarezza sul reale stato giuridico degli alunni stranieri nati in Italia”.