Arletti, Maletti e Poggi “La memoria corta di Adriana Querzé”

slider, Modena

La presidente del Consiglio Francesca Maletti e i consiglieri comunali Simona Arletti e Fabio Poggi, ex assessori nella Giunta Pighi, rispondono alla ex collega di Giunta Adriana Querzé sul progetto urbanistico della zona Vaciglio. Ecco la loro dichiarazione:

“Chi ha la memoria corta è Adriana Querzè, non i modenesi. Adriana Querzè ha fatto parte come noi della Giunta Pighi e ha votato, come tutti e senza distinziioni, le delibere del progetto Morane, nella versione che prevedeva palazzi più alti, meno verde e 800 alloggi. Se ha cambiato idea non c’è nulla di male. Anche noi ci stiamo adoperando per migliorare il progetto, rendendolo il più possibile utile alla città tra social housing (o Adriana rinnega anche l’impegno che ci eravamo presi con il Piano Abitativo Sociale?) e nuove abitazioni più “ecologiche”, e per cambiare il corso dell’urbanistica modenese. Perché, a proposito, non ci dice se è d’accordo o no con le proposte che come Pd abbiamo fatto nei giorni scorsi? Noi stiamo provando a metterci la faccia. Non è invece accettabile che lei getti addosso solo ad altri la croce delle proprie responsabilità. Tantomeno è accettabile accusare altri di “legami forti con le imprese costruttrici che non possono essere recisi”. Questi legami non ci sono, ma se ci fossero ci sarebbero stati anche quando la Querzé votava convinta e, chissà perché, non sentiva il bisogno di denunciarli. Questo si chiama opportunismo politico. Ora Adriana Querzè si sente in diritto di bacchettare il Consiglio comunale, dopo averlo abbandonato, e ci spiega che, volendo, può cambiare le scelte che anche lei ha fatto. Solo che dimentica, anche lei come i Cinque Stelle, che ci sono scelte che comportano dei costi e che gli amministratori responsabili devono soppesare seriamente i pro e i contro di ogni opzione e fare altrettanto seriamente i conti. Non solo quindi come ex assessori suoi colleghi di Giunta, ma anche come attuali consiglieri comunali che non sono scappati dal proprio dovere verso gli elettori, respingiamo con fermezza le parole insultanti con cui Adriana Querzé si rivolge al Consiglio comunale di Modena, e lo facciamo a tutela della dignità e del ruolo dell’assise più alta della democrazia cittadina e a tutela della dignità di tutti i consiglieri. Stupisce che simili affermazioni possano provenire da chi ha ricoperto per dieci anni la carica di assessore comunale, si è candidata a sindaco della città ed è stata eletta in Consiglio. Certo, il lavoro di consigliere comunale è difficile e pesante, e forse Adriana non lo ha trovato abbastanza gratificante, ma è un servizio alla politica e alla città del quale sentirsi onorati. E il Consiglio Comunale è la sede principale nella quale si svolge la dialettica politica cittadina e si può incidere sulle scelte di governo. Prendiamo atto che Adriana Querzè ha preferito i social media e i comunicati stampa”.