Migranti, Kyenge: “Vie legali, integrazione e sistema comune di asilo”

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“Il tempo delle dichiarazioni di intenti è concluso. Non si può più procedere con provvedimenti ad hoc, sull’onda delle emergenze”, commenta così l’europarlamentare Cécile Kyenge gli impegni presi dalla Commissione europea in merito alla gestione del fenomeno migratorio in Europa. “Servono misure legislative stabili, in grado di far fronte a un fenomeno, ormai, strutturale”

“Non c’è gestione reale dei flussi senza l’attivazione di canali legali dell’immigrazione. Da un programma di resettlement ad uno schema di sponsorizzazioni private: la Commissione europea si è impegnata così oggi a presentare l’ultimo e fondamentale tassello necessario a completare l’insieme delle politiche che gli Stati membri devono attuare per far fronte al fenomeno dell’immigrazione, rompendo il ciclo continuo di emergenze che ha visto protagonista negli ultimi anni il Mediterraneo centrale”, così Cécile Kyenge, europarlamentare PD, ha commentato oggi gli impegni presi dalla Commissione europea in merito alla gestione del fenomeno migratorio in Europa. “Il tempo delle dichiarazioni di intenti è concluso. Non si può più procedere con provvedimenti ad hoc, sull’onda dell’emergenza. Gli Stati Membri devono prendere atto del fatto che sono necessarie misure legislative stabili, uniche in grado di far fronte a quello che ormai è un fenomeno strutturale. Bene dunque la richiesta di sostenere con 500 milioni di euro gli sforzi di quegli Stati che saranno in grado di dare seguito ad un piano di resettlement dal Nord Africa e dal Corno d’Africa – prosegue Kyenge –  anche in collaborazione con l’Unhcr, sostenendo peraltro un meccanismo di evacuazione di emergenza dalla Libia, un Paese – sottolinea – che al momento non è possibile ritenere sicuro”.

“Si tratta di una serie di misure necessarie – spiega l’eurodeputata – che favoriscono una gestione condivisa e solidale dei flussi che in questo momento insistono sull’altra sponda del Mediterraneo. Sostenere misure in favore dell’integrazione e della gestione dei flussi legali dell’immigrazione significa affrontare gran parte delle questioni che riguardano il fenomeno. Ritengo positivo anche il rinnovato e deciso impegno della Commissione a sostenere la prosecuzione della riforma del sistema di asilo europeo, che include la modifica del Regolamento di Dublino, e a implementare ulteriormente il Trust Fund per l’Africa, nell’ottica di un approccio globale al fenomeno dell’immigrazione, attraverso politiche in grado di agire anche sulle cause profonde del fenomeno”.