Ius soli, Gruppo Pd “Ostruzionismo inutile, solo vetrina per Galli”

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Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 14 settembre, ha approvato un ordine del giorno della maggioranza a sostegno della riforma della cittadinanza e della necessità che il disegno di legge sia approvato dal Parlamento prima della fine della legislatura. Per tentare di bloccare i lavori, il consigliere di Forza Italia Andrea Galli ha provato a fare azione di ostruzionismo, presentando una ventina di emendamenti e parlando in Aula per circa due ore. Ecco la nota del Gruppo consiliare del Pd:

“Posizioni e opinioni diverse su temi giudicati anche particolarmente sensibili sono non solo legittime, ma anche del tutto normali in qualsiasi comunità. Che per tentare di far valere le proprie ragioni si blocchi la discussione di un intero Consiglio comunale, invece, non è parte della normale dialettica consiliare. Quelle due ore di soliloquio sono state, certo, una vetrina per il consigliere di Forza Italia Andrea Galli, ma non crediamo che questa sia la politica che i cittadini legittimamente si aspettano. Quelle due ore sarebbero, certamente, state più proficue se il dibattito avesse potuto procedere nel confronto tra tutte le forze politiche presenti con posizioni, tra l’altro, anche non scontate. Al momento del voto, infatti, il Movimento 5 stelle ha preferito astenersi, rimarcando in questo modo una differenza di visione rispetto a quella più conservatrice espressa a livello nazionale. Peculiare, poi, all’interno dello stesso Gruppo di Forza Italia, la posizione del consigliere Pellacani che, pur avendo presentato un emendamento che è stato accolto e aver sottolineato in apertura di dibattito la necessità che la legge venga approvata, alla fine non se l’è sentita di “strappare” del tutto con la posizione del Gruppo e ha preferito astenersi sul voto finale. Ribadiamo, comunque, come Gruppo consiliare del Partito democratico la necessità di trovare un accordo tra le forze di maggioranza che sostengono l’Esecutivo in modo che, entro la fine della legislatura, la riforma della cittadinanza possa diventare finalmente legge a tutela dei diritti di centinaia di migliaia di bambini e ragazzi italiani nei fatti, se non ancora per diritto”.