Social, Bursi e Liotti “Il Pd regionale accoglie iniziativa modenese”

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La Direzione regionale del Partito democratico ha approvato un ordine del giorno contro la violenza di genere sui social che accoglie l’iniziativa partita da Modena che sul tema aveva stilato un documento comune sottoscritto da tutti i partiti della sinistra. Ecco il commento del segretario provinciale del Pd Lucia Bursi e di Caterina Liotti, componente dell’Esecutivo delle Democratiche modenesi, che hanno presentato l’odg alla Direzione regionale del partito insieme a Lucia Bongarzone, coordinatrice regionale della Conferenza delle Democratiche:

“Al documento che come Pd modenese abbiamo sottoscritto insieme ai partiti della sinistra, segue ora un atto ufficiale della Direzione regionale del nostro partito. Nell’ultima riunione, infatti, è stato approvato un ordine del giorno che, partendo dalla nostra iniziativa, accoglie le azioni di sostegno che avevamo proposto e si impegna a trasmettere il documento anche al livello nazionale del partito affinché questa iniziativa non rimanga circoscritta all’Emilia-Romagna, ma divenga patrimonio di tutti i territori. In particolare, la Direzione regionale fa proprio l’impegno della costituzione di parte civile del partito e dell’assistenza legale nei confronti di quelle elette e di quelle elettrici che, nella loro azione politica a sostegno del Pd, siano state vittime di attacchi sessisti e violenti sui social media. La Direzione si impegna, inoltre, a sollecitare il Ministero affinché vengano rafforzati i presidi di polizia postale sul territorio. E’ la testimonianza che il tema da noi sollevato sta assumendo dimensioni inusitate, con minacce e offese che prendono di mira soprattutto le donne e quelle impegnate in politica in particolare. Occorre, innanzitutto, intervenire sui gestori in modo che adottino strumenti di monitoraggio e di contrasto efficaci. La Conferenza regionale delle Democratiche, da oltre un anno, aveva già aperto lo “sportello social” Non+sola, una pagina Facebook pensata per raccogliere e denunciare in tempo reale atti di violenza e minacce sui social, con l’obiettivo di sostenere le donne che le subiscono. Ora, occorre andare oltre e adottare misure più incisive. Eravamo certe che il nostro partito non avrebbe sottovalutato il problema e che avrebbe adottato i provvedimenti suggeriti”.