Pd Vignola, Bursi e Fava “Tutor non più necessario, c’è il congresso”

Segreteria, slider

Nella serata di lunedì 31 luglio si è riunita la Segreteria provinciale del Pd modenese. Tra gli argomenti affrontati anche la reggenza del Pd di Vignola in occasione delle elezioni amministrative affidata, come noto, a Davide Fava, componente della stessa Segreteria. Chiusa la tornata elettorale e ormai deciso il percorso congressuale locale, la Segreteria ha convenuto che anche il Circolo Pd di Vignola affronterà in autonomia il confronto congressuale che, a metà ottobre, lo porterà a scegliere i nuovi organismi dirigenti. Davide Fava ha già confermato l’esaurirsi del compito a lui affidato con una lettera inviata agli iscritti del Pd di Vignola. Il commento del segretario provinciale Pd Lucia Bursi e di Davide Fava:

Lucia Bursi “In questi mesi di difficile campagna elettorale, vista la situazione specifica verificatasi a Vignola dopo le dimissioni del segretario di Circolo, la Segreteria provinciale aveva provveduto a individuare tra i suoi componenti un delegato con il compito di coordinare il complesso lavoro politico che il partito avrebbe dovuto affrontare in vista delle elezioni amministrative. Gli elettori hanno, per la seconda volta consecutiva, affidato ai rappresentanti del Pd un ruolo di opposizione. E’ un tema che il partito locale dovrà affrontare con un confronto interno al nuovo gruppo dirigente che uscirà dalla prossima tornata congressuale. La tempistica dei congressi locali è già stata decisa e il Circolo Pd di Vignola, come accaduto negli altri Circoli che in questo momento non hanno un segretario, dovrà individuare un referente locale che avrà il compito di coordinare il partito fino al congresso di ottobre. Ringrazio Davide Fava per il buon lavoro svolto in questi mesi, in un contesto non semplice, e invito il partito vignolese a cominciare a impostare il lavoro che lo porterà alla scelta del nuovo gruppo dirigente”.

Davide Fava “Con gli amici vignolesi abbiamo condiviso un tratto importante di strada, a volte irta e faticosa, ma sempre e comunque piena di entusiasmo ed energia. Il Pd a Vignola rappresenta una storia di buona amministrazione e lungimiranza che ha costruito la città e la comunità per come è oggi, che ha garantito il benessere e la prosperità alle ultime tre generazioni. Da qui, a mio avviso, è necessario ripartire: dall’orgoglio di appartenere a una grande famiglia politica. La sconfitta del 25 giugno può e deve rappresentare uno spartiacque, un nuovo punto di partenza. Ora è tempo di ricostruire. Il primo passo devo essere io a compierlo ed è un necessario passo indietro. Il supporto per affrontare la campagna delle amministrative non può diventare un coordinamento a lungo termine che vincoli l’autonomia del Circolo. La comunità politica vignolese ha la capacità, il coraggio e le competenze per ricostruire e ridefinire i propri perimetri e porsi l’obiettivo di dialogare e coinvolgere quel 50% di elettori che non ha trovato un motivo per votare. Quei cittadini devono diventare il naturale interlocutore. Il Pd di Vignola ha fiato e gambe per percorrere questa strada: è, quindi, tempo che se ne assuma la piena responsabilità”.