Gd, Poggi “Dispiace per le fuoriuscite, ma noi non abbandoniamo”

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Il segretario provinciale dei Giovani democratici modenesi Alessandro Poggi commenta le dimissioni di alcuni importanti esponenti dell’organizzazione giovanile e ribadisce il valore di continuare a lavorare dall’interno portando avanti battaglie e volontà di rinnovamento. Ecco la sua dichiarazione:

“Prendiamo atto della fuoriuscita dalla nostra giovanile di alcuni suoi importanti esponenti, che ringraziamo per l’impegno profuso in questi anni di militanza, e per il tanto tempo passato insieme. Non è stato sprecato. Le decisioni prese vanno rispettate, sebbene siamo dispiaciuti anche da un punto di vista umano e personale.
Come Gd ci aspettavamo però, soprattutto da chi occupava il ruolo di segretario cittadino e aveva l’onere di rappresentare un intero gruppo, una maggiore attenzione nelle modalità e nei tempi di uscita, con passaggi più puntuali, partecipati e condivisi da tutti; prima delle motivazioni personali avrebbe dovuto esserci la preoccupazione di mettere in sicurezza la giovanile e i ragazzi che in essa nutrono aspettative e fiducia, e per la quale hanno speso tempo con grande passione e altruismo.
Ci teniamo a tranquillizzare tutti i nostri iscritti: da oggi si riparte con più forza e coraggio di ieri, la nostra organizzazione, a Modena e provincia, è presente e in continua crescita, come attività svolte, ragazzi raggiunti, circoli attivi. Continuiamo a credere che valga la pena proseguire con tutte le nostre forze la nostra battaglia; il Pd ha palesato in questi anni molte lacune, ma è un partito sano, e contendibile, forse l’unico partito davvero contendibile nello scenario politico attuale, e rimane il mio orizzonte ed il perno, imprescindibile, di un futuro progetto progressista per il Paese.
Riteniamo che sia nostro dovere trovare le forze e il coraggio per cambiare il partito, e la realtà che ci circonda, in meglio, dall’interno, perché questa è casa nostra e non abbiamo intenzione di abbandonarla. Non ho paura di ammettere che i Giovani democratici hanno rappresentato per me, in questi lunghi mesi da segretario, una delle esperienze più significative della mia vita. Non siamo solo la giovanile ‘DEL’ Partito democratico, siamo i Giovani democratici, una grande e strutturata organizzazione politica giovanile di sinistra, all’interno della quale c’è spazio anche per idee e proposte che nel Pd forse non troverebbero cittadinanza: penso alle battaglie, passate e future, sui diritti civili, sui diritti sociali, sui temi riguardanti il lavoro, la scuola, l’università, l’immigrazione, l’Europa, e su un nuovo modello di Partito. Abbiamo deciso di scendere in campo perché la realtà che ci circonda, così com’è, non ci sta più bene, le sempre più grandi e crescenti ingiustizie e disuguaglianze del nostro mondo non possono lasciarci indifferenti. Nessuno può essere davvero felice se non insieme agli altri”.