24 crediti, Ghizzoni “Il decreto attuativo atteso prima della pausa estiva”

Dai parlamentari

E’ atteso prima della pausa estiva il decreto ministeriale che stabilirà in quali settori e con quali modalità debbano essere acquisiti i 24 crediti formativi necessari agli aspiranti docenti per poter partecipare al concorso che aprirà la strada alla formazione e all’accesso all’insegnamento nelle scuole medie e superiori. Lo conferma la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni dopo aver interrogato in proposito il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sta lavorando alla redazione del decreto ministeriale che dovrà fare chiarezza sugli ormai famosi 24 crediti che i laureati magistrali aspiranti docenti dovranno avere acquisito per poter partecipare al concorso per la formazione iniziale e l’accesso all‘insegnamento nelle scuole medie e superiori. E’ quanto ha confermato il sottosegretario Toccafondi rispondendo alla interrogazione in merito presentata dalla parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Istruzione della Camera e relatrice del decreto che ha stabilito il nuovo percorso per l’accesso alla professione docente. L’on. Ghizzoni aveva rappresentato alla ministra Fedeli la preoccupazione degli aspiranti docenti che vorrebbero meglio comprendere come e quali crediti acquisire, segnalando anche fughe in avanti di alcuni enti che hanno già cominciato a proporre, soprattutto on-line, pacchetti di esami a pagamento, pur non essendo ancora stato emanato il decreto che stabilirà contenuti e modalità dei crediti da acquisire. “E’ un bene che il decreto sia in preparazione – spiega Manuela Ghizzoni – e da successive interlocuzioni informali con il Ministero ho potuto appurare che dovrebbe essere emanato prima della pausa estiva. Il Consiglio universitario nazionale ha già espresso un primo parere orientativo. Ora si tratta di definire urgentemente e concretamente quali saranno i settori scientifico-disciplinari all’interno dei quali verranno acquisiti i 24 crediti, gli obiettivi formativi, le modalità organizzative e gli eventuali costi a carico degli interessati. Nella mia replica – aggiunge l’on. Ghizzoni – ho ribadito che, a mio parere, i crediti devono essere conseguibili solo in ambito universitario e non esclusivamente in forma telematica. Sarebbe anche auspicabile che i costi siano contenuti e proporzionati al reddito dell’interessato, in conformità alle regole della no-tax area per i redditi più bassi introdotta nell’ultima legge di stabilità proprio sulla base di un mio emendamento. Inoltre mi risulta in via informale che il Ministero starebbe approfondendo quali vie poter intraprendere per diffidare ogni iniziativa di promozione all’acquisizione dei 24 crediti sino a quando il decreto non sarà stato emanato”.