Pavullo, Pd e La Torre “Contrari alla chiusura del Punto nascite”

Dai Circoli

Il Pd di Pavullo e il Gruppo consiliare “La Torre” si fanno portavoce delle preoccupazioni espresse dai cittadini sulla possibile chiusura del Punto nascite dell’Ospedale di Pavullo. Il Pd sostiene la collaborazione e la turnazione del personale con l’Ospedale di Sassuolo che aiuterebbe ad aggirare lo scoglio dei 500 parti annui. L’attuale Amministrazione, però, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale, ha difeso i servizi dell’Ospedale pavullese in maniera troppo debole e ora i nodi sembrano essere arrivati al pettine. Ecco la nota congiunta del Pd e del Gruppo consiliare “La Torre”:

“La possibile chiusura del punto nascite dell’Ospedale di Pavullo rappresenta sicuramente una cattiva notizia per tutti i cittadini della nostra montagna. La nostra comunità rischia di perdere un servizio importantissimo, anche per le sue ricadute sul piano culturale e identitario: oltre alla prioritaria necessità di un’assistenza “vicina” non vogliamo infatti sminuire ma anzi rivendichiamo con forza l’orgoglio di poter dire, anche in futuro, “Sono nato a Pavullo”. La scelta di chiudere il punto nascite, frutto di direttive OMS e ministeriali riguardanti parametri di sicurezza per mamme e bambini, si scontra con le esigenze di un territorio come il nostro ricco di potenzialità che necessitano però di essere integrate da infrastrutture e servizi. In passato, come centrosinistra, ci siamo sempre attivati e battuti, con il coinvolgimento e il contributo importante dei comitati cittadini locali, per il mantenimento e il potenziamento dei servizi offerti dal nostro Ospedale. Riteniamo che la scelta da noi sostenuta e favorita di una turnazione del personale sanitario con Sassuolo andasse perseguita e potenziata, al fine di mantenere competenze cliniche e di permettere di superare lo scoglio dei 500 parti annui richiesti per il mantenimento del servizio in sicurezza, lavorando al contempo sul potenziamento del punto nascite locale, con l’obiettivo di esercitare per il futuro maggiore attrattività e autonomia. Questa sarebbe stata la nostra politica e questa è la politica che nel corso della prima iniziativa pubblica della scorsa campagna elettorale, non a caso incentrata sul tema dell’Ospedale, abbiamo ribadito ai nostri rappresentanti in Regione e alla dirigenza ASL. Siamo sicuri che l’attuale Amministrazione comunale lavorerà con impegno sincero per garantire anche in futuro la possibilità di continuare a nascere in sicurezza a Pavullo, ma non possiamo oggi non rilevare come vi sia uno scarto importante tra le dichiarazioni effettuate in campagna elettorale dal sindaco Biolchini e l’andamento delle cose: nella gestione di questo delicato passaggio vi è stata una carenza di protagonismo e di coinvolgimento da parte dell’attuale Amministrazione, una difesa debole degli interessi della nostra comunità nell’ambito della conferenza sociosanitaria di cui il sindaco Biolchini fa parte, un mancato coinvolgimento preventivo delle minoranze consiliari e delle forze politiche e sociali locali che avrebbe potuto essere molto utile alla causa comune: il riflesso di un inerzia e di un immobilismo percepibili dalla cittadinanza purtroppo non solo per questo argomento. Da parte nostra siamo disponibili a fornire il nostro contributo e ad attivarci, come sempre abbiamo fatto in passato con risultati concreti, per la difesa del nostro Ospedale e per la realizzazione di una rete ospedaliera efficiente che veda l’Ospedale di Pavullo caratterizzarsi ed emergere nell’ambito di una specializzazione, così come da impegni presi in passato con la dirigenza ASL.