Fonderie, De Lillo “Bene opere di mitigazione e variante urbanistica”

Modena

Il tema delle emissioni delle Fonderie in zona Madonnina ha avuto una svolta importante nel corso del Consiglio comunale di giovedì 18 maggio quando è stato approvato un ordine del giorno presentato dal Gruppo Pd, primo firmatario il vice-capogruppo e consigliere comunale della zona Madonnina Carmelo De Lillo che, fin da subito, si è fatto carico di portare all’attenzione delle Istituzioni le proteste dei residenti. Anche sulla scorta dell’ordine del giorno, l’Amministrazione cittadina ha coinvolto la proprietà in modo che le opere di mitigazione necessarie siano realizzate entro la fine dell’anno. Ecco il commento di Carmelo De Lillo:

“Ritengo che i residenti possano salutare con grande soddisfazione l’impegno assunto all’unanimità da tutto il Consiglio comunale che si è ritrovato intorno all’ordine del giorno presentato dal Gruppo Pd, e votato all’unanimità dall’Aula, e che ha portato sindaco e Giunta ad assumersi l’impegno di portare la proprietà a realizzare le opere di mitigazione entro il 31 dicembre 2017. L’Amministrazione si è, inoltre, impegnata a predisporre la variante urbanistica che di fatto sancirà l’impossibilità della coesistenza fra attività intensive quali quella delle fonderie e zone residenziali, anche questa entro la fine dell’anno. Qual è la situazione attuale nella zona attorno alla Fonderia? Le rilevazioni puntuali realizzate secondo normativa negli ultimi anni dagli enti preposti, restituiscono un quadro di sostanziale rispetto della normativa vigente. Le rilevazioni sono state intensificate sia dentro che intorno allo stabilimento: come richiesto, tra l’altro, verranno sistemati, a breve, un naso elettronico presso le scuole Cavour per la rilevazione e la classificazione delle emissioni odorose e un rilevatore di pm 10 in via Uccelliera. Inoltre, pur in mancanza di una normativa che classifichi le emissioni odorose, c’è un preciso impegno della proprietà, comunicato da sindaco e dall’assessore competente, alla realizzazione delle immediate opere di mitigazione delle emissioni odorose indicate da Arpa e Ausl. Le rilevazioni incrociate di enti e proprietà hanno individuato due momenti del ciclo produttivo che, con ogni probabilità, sono le fonti e le cause delle emissioni odorigene. A questo proposito, sono stati condivisi e programmati gli interventi di mitigazione necessari (sistemi sofisticati di filtraggio e opposizioni meccaniche) tali da abbattere le emissioni; la proprietà ha già iniziato gli iter burocratici e le lavorazioni che dovranno completarsi entro l’anno in corso. Il punto di arrivo, comunque, rimane la delocalizzazione della struttura produttiva, che dovrà avvenire nell’interesse dei residenti, in quello dei lavoratori (quindi indirettamente della proprietà) e nell’interesse pubblico, restituendo alla città restituendo alla città un’area che nonostante la crisi, vista la posizione, conserva grandi potenzialità urbanistiche e sicura attrattività, e che dovrà completarsi entro la scadenza dell’AIA che attualmente regola e norma la produzione dell’azienda fino al 31 gennaio 2022. Il sindaco ha raccolto la sfida a tal punto da dichiarare pubblicamente che comunque andranno le cose per tale data la produzione cesserà in ogni caso, a riprova di quanto sia determinato e convinto di riuscire a completare nei tempi previsti la delocalizzazione. Crediamo che questi siano atti concreti in risposta alle giuste esigenze dei residenti, in attesa che l’attività produttiva venga spostata in un luogo più idoneo”